di Fiorangela d'Amora - Il Mattino
Castellammare di Stabia - Dissesto idrogeologico, necessari 23 milioni per realizzare l'intervento tra il costone del Monte Faito e la strada Panoramica. Non bastano più di 10 milioni stanziati ormai più di dieci anni fa dalla Regione Campania, persi e poi recuperati. Intanto, i prezzi di mercato sono cambiati, le condizioni della montagna peggiorate, e così sulla vicenda interviene la Commissione Prefettizia. Le sollecitazioni dei giorni scorsi da parte della politica cittadina erano rivolte ai commissari ora alla guida della città: «Da dieci anni non si utilizzano i fondi assegnati (10 milioni) per intervenire sui problemi derivanti dal dissesto idrogeologico. È una vergogna! Solo nelle prossime settimane partirà la gara per la progettazione, che non comprenderà - perché le risorse non sono più sufficienti - gli interventi per mettere in sicurezza il centro antico. Se sono stati chiesti altri finanziamenti, è evidente che sia avvenuto in ritardo, non si affrontano i rischi incombenti con questi tempi e anche con questa superficialità». Questo l'affondo di Democratici e Progressisti che ha scatenato la reazione della Commissione: «I 10 milioni a cui si fa riferimento, assegnati da oltre dieci anni e mai utilizzati, serviranno solo ad avviare il lavoro necessario: è stata affidata la progettazione, ma occorreranno nuove risorse. Il 22 dicembre 2022 - si legge in una nota - la Commissione straordinaria ha sottoposto all'attenzione della Regione Campania la richiesta di maggiori finanziamenti: il progetto definitivo delle opere occorrenti alla sistemazione idraulica degli alvei torrentizi sul versante settentrionale del Monte Faito, sopra la strada panoramica, stima una spesa complessiva dell'intervento di circa 23 milioni: 13 milioni a integrazione dell'attuale finanziamento e 10 milioni per il versante a valle della panoramica, fino allo sbocco degli alvei in ambito portuale».
Ai piedi della montagna che incombe sul quartiere del centro antico ci sono poi delle grosse vasche borboniche, dove un tempo si raccoglievano le acque ma che oggi sono prive di manutenzione e che rappresentano un altro rischio per chi vive a valle. «Sullo svuotamento delle vasche borboniche, occorre ricordare che la manutenzione è di competenza della Regione fa sapere la Commissione - ente a cui il Comune di Castellammare ha inoltrato opportuno sollecito». Rassicurazioni infine anche per la platea scolastica della Panzini che si trova a pochi passi dalla palazzina crollata quest'estate e dal cantiere che inibisce il transito. «Con le mamme durante una riunione il dirigente del settore tecnico ha ribadito che, affidati i lavori per le opere di messa in sicurezza riguardanti il dissesto franoso, i disagi dovrebbero finire agli inizi di novembre».
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