Vico Equense - Quando parla della figlia, Diana, la sua mamma, oggi si apre in un sorriso. Si percepisce subito che qualcosa è cambiato per sempre nella loro famiglia, da quando lei e Enzo, il marito, hanno accettato di trasferirsi a Osimo per permettere alla loro bambina di iniziare il suo percorso alla Lega del Filo d'Oro. Aida purtroppo vede e sente poco, ha difficoltà nel linguaggio e nella comunicazione con l'esterno. I primi anni per i genitori sono stati anni di ansie, paure e incertezze per il suo futuro. Questo succede alle famiglie se non vengono adeguatamente sostenute: la condizione di isolamento del proprio figlio si riflette anche su di loro, si sentono abbandonate e sole nell'affrontare le sfide quotidiane. Ma quando arrivano alla "Lega" la paura cede il passo alla serenità e alla speranza. Come sottolinea Diana "qui non si vedono i problemi, ma le possibilità". Alla Lega del Filo d'Oro i genitori di Aida si sono sentiti subito accolti. Grazie al loro coinvolgimento nel percorso riabilitativo, ora sanno cosa fare e sono più sicuri. Osservando il lavoro di educatori e terapisti e interagendo con loro, apprendono ciò che poi possono ripetere a casa. Aida migliora sempre di più e stupisce Diana ed Enzo con una parola nuova o con un abbraccio. Partendo dalle piccole cose, vestirsi da sola e imparare numeri e giorni della settimana, Aida ha guadagnato sempre più autonomia. E anche i suoi genitori possono vederlo, ogni giorno che passa, negli atteggiamenti della bambina che chiede di provarci "sola, sola" e che aspetta con gioia, la mattina, di andare a scuola "Aida è una bambina dolcissima, gioiosa, con tanti interessi. Nonostante le mille difficoltà trova sempre una via d'uscita" ci racconta la mamma. Qui alla "Lega" Aida, Enzo e Diana hanno davvero ritrovato la speranza e la forza di affrontare le sfide del futuro, insieme.
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