lunedì 28 settembre 2015

«Garanzia Italia» è boom d`iscrizioni dalla Campania

A metà settembre erano ben 86.530 i ragazzi e le ragazze che hanno chiesto di partecipare al progetto formativo che prevede l'opportunità di intraprendere un percorso specificamente orientato all'inserimento lavorativo

Garanzia Giovani, in Campania, comincia, pur se con gradualità e con molto ritardo rispetto all'avvio del progetto, a funzionare. Dopo la Sicilia, è la Regione dove si è registrato il maggior boom di adesioni, pari addirittura all'11% del totale italiano: a metà settembre erano ben 86.530 i ragazzi e le ragazze campane iscritte al progetto. Finora ne sono stati presi in carico dai centri per l'impiego un po' meno della metà, 35.370, per fare loro un'offerta dopo un periodo di formazione, che potrà essere svolta anche on line. È interessante notare che Garanzia Giovani è un progetto innovativo proprio perché prevede un'elevata dose formativa. Infatti, sul totale delle risorse assegnate alla Campania, pari a oltre 191 milioni, alla formazione in senso stretto sono destinati poco meno di 25 milioni, alle misure di accompagnamento al lavoro altri 39, e tre specificamente all'apprendistato. La formazione è uno strumento fondamentale per acquisire maggiori conoscenze e competenze immediatamente spendibili nel mercato del lavoro. Nell'ambito del Programma Garanzia Giovani ragazzi e ragazze hanno l'opportunità di intraprendere un percorso di formazione specificamente orientato all'inserimento lavorativo.

L'obiettivo di questo tipo di formazione è avvicinare il mondo della scuola a quello delle imprese e del lavoro, creando così un ponte tra la formazione teorica e l'esperienza pratica, vero gap dei sistemi di istruzione del nostro Paese. Subito dopo si entra nella fase dell'accompagnamento, che ai giovani è offerto dai servizi al lavoro operanti in ambito regionale. L'accompagnamento è una delle misure attivabili all'interno del percorso personalizzato, individuato durante la fase di orientamento, e si occupa di progettare e attivare strumenti di inserimento lavorativo. In base ai risultati del percorso formativo, il servizio per l'impiego individua le opportunità occupazionali più adatte al profilo del giovane ed effettua l'incrocio tra domanda e offerta, individuando l'azienda dove mandarlo. L'idea, nata in sede europea e poi applicata nei singoli Stati mèmbri, tra cui l'Italia, è, infatti, offrire a circa 400 mila giovani, di età compresa tra i 15 e 29 anni, prima una adeguata formazione specialistica e, successivamente, l'inserimento lavorativo. Anche se, così come nelle altre Regioni del Mezzogiorno, dove il fenomeno della mobilità è maggiormente diffuso, la quota di adesione quasi esclusiva alla propria area di residenza si riduce notevolmente in Campania e sono, invece, più alte le opzioni rivolte ad altri territori, in particolare al Nord. In concreto molti giovani si iscrivono sperando in un'occupazione, ma puntano verso le regioni centrali e, ancor più, settentrionali, in quanto sanno che le opportunità di lavoro, restando nella propria terra d'origine, sono davvero molto scarse e, il più delle volte, anche scarsamente qualificate. Non a caso, infatti, il 71,1% delle occasioni è concentrata al Nord, l'u,8% al Centro e il 17% al Sud. Ai primi di settembre è partito un filone specifico del progetto, soprannominato «Crescere in Digitale», rivolto a tutti gli iscritti a Garanzia Giovani, i quali potranno seguire gratuitamente i training sulle competenze digitali messi a punto da Ministero del Lavoro, Unioncamere e Google. Un piano nazionale, ovviamente, ma che si declina con alcune specificità campane dopo che nei giorni scorsi c'è stato a Roma un incontro tra l'assessore regionale alle Attività produttive Amedeo Lepore e Google Italia. «Stiamo lavorando — spiega Lepore — per far sì che i nostri ragazzi e ragazze che decidano di intraprendere un percorso di crescita digitale, possano formarsi gratuitamente sulla piattaforma messa a disposizione da Google, per poi, forti di queste competenze acquisite, essere immessi sul mercato del lavoro». L'assessore alle Attività produttive pensa, in particolare, agli spazi che si aprirebbero per questi giovani in tante piccole, e anche piccolissime aziende campane, che sono tradizionalmente le più restie all'innovazione: «I ragazzi potrebbero fare gli stagisti in queste imprese con l'obiettivo ambizioso di digitalizzarle, e, in cambio, riceverebbero un piccolo contributo di circa 500 euro mensili». Ï percorso formativo disponibile sulla piattaforma www.crescereindigitale.it è composto da diverse fasi: 50 ore di training online, laboratori sul territorio e oltre 3mila tirocini in tutt' Italia, retribuiti nelle imprese. La formazione online prevede 17 capitoli articolati in 82 moduli e un test finale. Le sessioni d'esame avranno cadenza mensile: la prima si terrà tra il 9 e il 18 ottobre. (Fonte: Em. Imp. da Il Corriere del Mezzogiorno)

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