martedì 11 aprile 2017

Sacchetto selvaggio manifesto choc: basta, ve le diamo

Torre Annunziata, il sindaco Starita: è efficace  

Fonte: Roberto Russo da Il Corriere del Mezzogiorno 

Da due giorni i cittadini di Torre Annunziata che abbandonano i rifiuti fuori orario sono avvertiti: un signore barbuto con faccia truce e mazza da baseball minacciosamente tra le mani fa capolino sui muri della città e minaccia: «Adesso basta!». La campagna alla Salvini (o alla De Luca prima maniera?) del sindaco di centrosinistra Giosuè Starita, almeno un merito l'ha avuto. Da due giorni a Torre non si parla d'altro che di quella «minaccia» firmata dall'amministrazione comunale. Anche se a preoccupare molti più che l'improbabile randellata è la sanzione da 620 euro per chi viene beccato a sversare fuori orario o nel giorno sbagliato. «I vigili urbani hanno già elevato 200 multe negli ultimi mesi, ma purtroppo in certe zone della città il malcostume rimane». Il primo cittadino ha deciso di mazzolare simbolicamente i residenti indisciplinati. «Pensate che siano quelli dei quartieri popolari? Sbagliato — rivela — perché molti trasgressori abitano invece nel centro e nelle zone cosiddette bene. E sapete perché è difficile multarli? Perché spesso arrivano a piedi e seppur fumati dalle telecamere non possiamo certo fermare mezzo paese per il riconoscimento». E dunque Starita ha scelto le maniere forti: pugno chiuso e minaccia di sonora bastonata, sia pure solo veicolata da numerosi manifesti. «Devo dire — aggiunge il primo cittadino — che il messaggio ha funzionato come provocazione e da un paio di giorni mi fermano persone per parlarne. Certo, lo ammetto, qualcuno si è pure lamentato, ma secondo me il dibattito è sempre positivo. Perché, come ho letto pure sui social, ci sono anche molti cittadini che condividono la durezza sanzionatoria.
 
Non c'è niente di peggio che dover portare via gli ingombranti o la differenziata prima dei giorni previsti per lo smaltimento, perché tra l'altro non sappiamo dove stoccare i rifiuti speciali». Starita comunque chiarisce che la campagna di «sensibilizzazione» non sarà solo minacciosa ma assumerà col tempo toni più morbidi, perché quello con il «picchiatore» è solo il primo manifesto. «Ne sono previsti altri con messaggi positivi, però adesso era importante richiamare l'attenzione di tutti e mi sembra almeno in questo di esserci riuscito». E a chi lo accusa di «voler giocare al piccolo Salvini» replica: «Nulla di più lontano da me della Lega, ma avere idee progressiste non significa tollerare illegalità e maleducazione. Le norme e i regolamenti vanno rispettati». Roberto Russo

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