mercoledì 17 ottobre 2007
Droga libera?
Napoli - “Un progetto pilota di legalizzazione delle droghe leggere a Napoli”. La proposta l’ha lanciata l’assessore all’Istruzione e Formazione della Regione Campania, Corrado Gabriele (Prc). In una lettera pubblicata da un quotidiano locale, l’assessore spiega che la droga rappresenta “la vera fonte di ricchezza e di potere per la criminalità organizzata, un mercato che fattura 7.200 milioni l’anno e assegna al mercato napoletano, dove si svolge il 50% dello smercio di droga, quasi 4 miliardi di euro”. Da qui la proposta di legalizzazione a Napoli. Gabriele non entra nel merito di come attuare, dal punto di vista giuridico, la liberalizzazione a livello territoriale, ma propone una petizione popolare in tutti i luoghi del confronto e della politica, per spingere, con il sostegno dell’opinione pubblica, il governo ad assestare un colpo al cuore ai clan nella loro principale attività. Forse all’assessore sfugge che la droga è un problema infernale. Degrada la persona, distrugge la famiglia. Nessuno di noi è libero dai suoi effetti e molti di noi hanno visto qualcuno usarla. Uno dei nostri cari, forse. Sarà pur vero che la malavita guadagna dagli stupefacenti, ma prima di proporre cose del genere, in qualità di amministratore, quanto meno bisognerebbe proporre occasioni, e soluzioni, di sostegno alle famiglie coinvolte nell' incubo della droga. Dare ascolto a chi è nella trappola o ai familiari che indirettamente ne soffrono le conseguenze, dovrebbe essere la priorità. Premesso che personalmente non sono fra quanti trovano utile che la sinistra radicale sparisca dalla faccia della terra, la lettera, mi pare soltanto un modo, sbagliato, per dare visibilità ad un nuovo gruppo.
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