sabato 8 marzo 2008

Pasquale Giuditta: «Caro Clemente, Sandra ti ha rovinato»

«Clemente meritava di tornare in Parlamento, ha ancora molto da dare e la sua perdita è grave per tutto il paese». Pasquale Giuditta, parlamentare del Campanile e cognato dell'ex ministro non ha difficoltà a parlare della «fine» dell'Udeur e di Mastella. Lei dice quello che pensa la Bindi? «Esattamente! Sono stato con lui fino alla fine, gli sono stato accanto fino a quando non ha deciso di gettare la spugna oppresso e anche offeso dalle contumelie che gli sono piovute addosso, molte delle quali sicuramente ingiuste. Immeritate. Per questo Clemente ha deciso di avere un periodo di riflessione». Ma qualche responsabilità l'avrà pure? «Clemente no! Lui è stato rovinato dalla moglie!» Scusi? «Si ha capito bene, Mastella è stata rovinato dalla moglie. Per citare solo un episodio: la candidatura alla Regione è stata letta come un fatto familiare non come la naturale fine di un percorso politico. E alla fine lo ha rovinato: ma la cosa era cominciata già qualche anno prima». Quando? «Il corto circuito è cominciato quando la moglie ha deciso di fare politica. Lì è cominciato lo sgretolamento. Alla fine Clemente è stato rovinato dalla moglie e da qualche altro parente». Chi? «Lasciamo perdere». E ora lei cosa farà? «Io resto quel che sono: un uomo di centro, molto legato al territorio. Sono consigliere provinciale ad Avellino, città e provincia alla quali sono molto legato e per le quali ho sempre operato e continuerò ad operare, come uomo di centro, come sono sempre stato e sarò sempre» Un avvicinamento a De Mita e all'alleanza Udc-Rosa bianca? «Quel progetto è appena nato. Certo si tratta di una formazione di centro, ma si deve rafforzare, trovare motivazioni. Il vero problema è quello di fortificare con uomini e idee questa formazione che può diventare quello che era la Dc». Anche con Clemente Mastella? «Lui sarebbe una enorme risorsa già oggi. Lo sarà sicuramente in futuro ». E lei, non punta a una candidatura? «Non appartengo alla schiera di quelli che appena hanno sentito odore di bruciato sono andati alla caccia di un posto. Certo mi dispiace di non poter continuare il lavoro di parlamentare dopo appena due anni, ma faccio politica da 33 anni e ho ancora tante cose da fare». Dunque nessuna investitura da parte di formazioni politiche? «Non me l'hanno proposta e non sono andata a cercarla. Credo comunque che dopo aver fatto il sindaco, il consigliere provinciale, il parlamentare non ho esaurito la mia carica e continuerò a fare politica ». Ma se le proponessero di rifare il parlamentare? «Sarei ipocrita a dire che non mi farebbe piacere. Ma nessuno mi ha proposto nulla». Ma non c'era un accordo con il Pdl per una candidatura? «C'era. Ma di questo parli con Clemente». (Vito Faenza da il Corriere del Mezzogiorno)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pasqualino Giuditta torna a casa. Gran pezzo di merda ladro figlio di puttana. Minacci e prometti ma sei solo un codardo fallito. Devi vergognarti. Sputi nello stesso piatto da cui hai mangiato per anni. Alla gente puoi dire quello che vuoi, puoi far credere quel che vuoi, ma resti una nullita` e ti tratto con i guanti. SEI UN'OFFESA ALL'INTELLIGENZA DELLE PERSONE!