venerdì 14 marzo 2008

Poste chiuse per un mese

Vico Equense – All’inizio del mese di ottobre circa cento cittadini inoltrarono al direttore dell’ufficio postale, all’amministratore delegato di Poste italiane, e al sindaco Gennaro Cinque e al prefetto, una petizione in cui si denunciava l’insufficienza strutturale e i pericoli per l’utenza dell’ufficio di via San Ciro. Una struttura da tempo inadeguata a fronteggiare le esigenze di oltre 20mila residenti che gravitano sulla sede che serve da centro di smistamento per la nutrita corrispondenza destinata agli uffici delle frazioni. Nella petizione si sottolineava l’inadeguatezza dei locali. «Le poste di Vico - si leggeva nel documento - pur avendo a disposizione una superficie di un centinaio di metri quadrati, soltanto una ventina sono destinati al pubblico. Questo provoca lunghe file che si allungano fino allo stretto marciapiede esterno, con il rischio da parte di numerosi pensionati di essere investiti anche da auto o moto di passaggio sulla strada». Si stima che i soli correntisti superino i mille e che a tale cifra si avvicina il volume delle operazioni giornaliere. L’ufficio postale ha sede in via San Ciro da oltre quarant’anni, e sembra ormai tramontata la possibilità di fittare nuovi e più adeguati locali. Lunedì scorso sono iniziati i lavori di ristrutturazione che dureranno circa un mese. I disagi per la cittadinanza sono elevatissimi, perché per poter usufruire dei servizi postali, devono spostarsi nelle frazioni di Seiano, Arola, Massaquano e Moiano.

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