sabato 12 aprile 2008
Gabriele contro Velardi "Errore attaccare la polizia"
«Non saranno due sacchetti o due cassonetti rovesciati a turbare il sonno della borghesia napoletana, che ha ben altro motivo di ridestarsi dal coma profondo che, a Napoli, l´avvolge da troppo tempo». Scoppia la polemica politica sui disordini di ieri. E l´assessore regionale al Lavoro Corrado Gabriele risponde all´intervento del suo collega con delega al Turismo Claudio Velardi. Testimone diretto, giovedì, degli scontri. Che poi ha rimesso a posto i cassonetti e sul suo blog ha denunciato: «I commercianti hanno abbassato le saracinesche, non c´erano forze dell´ordine. Come è possibile che si consenta tutto questo, mi permetterei di chiedere alle forze dell´ordine?». In più l´accusa: 112 e 113 non hanno risposto, solo una volante era passata vicino via Toledo mai poi si è allontanata. Ieri mattina in giunta regionale, i due assessori si incontrano ma non toccano l´argomento disoccupati. Solo in seguito Gabriele ribatte alle dichiarazioni di Velardi. Commenta: «Da anni non si vedono pullman in fiamme ed edifici distrutti da atti vandalici. Non credo che sia il caso di alzare inutili polveroni per farci tornare indietro, né di agitarsi contro le forze dell´ordine che, quando interpretano così il loro ruolo, consentono che si esprimano appieno il principio di democrazia e della libertà di manifestare». Poco dopo la replica a distanza dello stesso Velardi: «L´episodio - risponde a Gabriele - si è verificato così come l´ho già raccontato. Per me, simbolicamente, un cassonetto ribaltato vale quanto una città incendiata. Intendo dire che la legalità non è un concetto quantitativo, ma qualitativo. O si è dentro la legalità, oppure si è fuori. Penso che la legalità vada insegnata e promossa sempre. I protagonisti di quel gesto non vanno premiati, ma puniti». (Repubblica Napoli)
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