sabato 5 aprile 2008
Indagato anche il fratello di Pecoraro
Mentre Alfonso Pecoraro Scanio si straccia le vesti, per quanto gli sta capitando, arrivando persino a rinunciare all’immunità, H. J. Woodcock il Pm di Potenza traccia un quadro che ha dell’incredibile. Nelle maglie della giustizia è finito anche il «senatore» verde, Marco Pecoraro Scanio, indagato come il fratello. L'accusa per il Ministro Pecoraro è di associazione per delinquere finalizzata a reati contro la pubblica amministrazione e corruzione. Da quello che filtra - e lo racconta il quotidiano La Stampa - l'inchiesta si svilupperebbe su due filoni. Il primo: le bonifiche del territorio, anche in Campania, e l'emergenza rifiuti. Il secondo: «scambi» tra una quotatissima agenzia di viaggio e il ministro. Partiamo da quegli episodi che il mastino che ha catturato il capo corleonese delle stragi del '92, avrebbe documentato: viaggi e soggiorni in alberghi milanesi superlusso in cambio di una convenzione con il ministero dell'Ambiente. L'agenzia in questione è la «Visetur» di Perugia, sedi a Milano, Roma e Napoli. Il suo direttore commerciale (socio al 25%), Mattia Fella, avrebbe poi comprato un terreno agricolo in zona Lago di Bolsena, tra Orvieto e Viterbo, che - secondo quanto emerso dalle intercettazioni - era destinato a diventare un cadeau per il ministro, dopo essere riusciti a cambiarne la destinazione d'uso, ovvero a costruirci una villa.
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