venerdì 18 aprile 2008
Ricostruiamo il partito comunista
Il colpo è stato duro. E la ferita brucia. A tre giorni dal risultato elettorale che ha decretato la cacciata dei comunisti dal Parlamento, c’è chi prova a rialzarsi. Al grido di «Comunisti di tutta Italia unitevi», cento personalità del mondo della cultura, dell’arte e del lavoro chiamano a raccolta gli orfani della Sinistra Arcobaleno. Per farlo hanno aperto un sito, www.comunistiuniti.it, pubblicato un’inserzione pubblicitaria su alcuni quotidiani italiani e soprattutto hanno fatto un appello «ai militanti e ai dirigenti del Pdci e del Prc e a tutte le comuniste/i ovunque collocati in Italia». In sintesi dicono: «Il risultato della Sinistra Arcobaleno è disastroso e ha radici assai più profonde del mero richiamo al “voto utile”». Dunque, «ricominciamo da noi». Chi ha sottoscritto l’appello non condivide «l’idea del soggetto unico della sinistra di cui alcuni chiedono ostinatamente una “accelerazione”, nonostante il fallimento politico-elettorale». Propongono invece «una prospettiva di unità e autonomia delle forze comuniste in Italia, in un processo di aggregazione che, a partire dalle forze maggiori (PRC e PdCI), vada oltre, coinvolgendo altre soggettività politiche e sociali». Non si escludono unioni d’intenti future, «ma – chiariscono – tale sforzo unitario a sinistra avrà tanto più successo, quanto più incisivo sarà il processo di ricostruzione di un partito comunista forte e unitario, all’altezza dei tempi». Secondo i promotori del progetto Comunisti Uniti, dunque, quello che si deve avviare è «un processo aperto e innovativo, volto alla costruzione di una “casa comune dei comunisti”. Un processo – proseguono – che fin dall’inizio si caratterizzi per la capacità di promuovere una riflessione problematica, anche autocritica».
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento