venerdì 1 maggio 2009

Crollo del 97% nel settore turistico

Sorrento - Paurosa discesa senza precedenti nella movimentazione turistica con impressionanti cali che hanno colpito arrivi e presenze nelle strutture alberghiere sorrentine. Diagramma negativo anche per i complessi extralberghieri con ripercussioni sfavorevoli soprattutto per l´indotto della ristorazione e del commercio. L´analisi del mese di marzo è terrificante con un ordine degli arrivi, solo 16.550, che ha raggiunto quota -97% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente, ancora peggio il raffronto con il 2007 con l´ago della percentuale che scende addirittura a -161,66% registrando la costante assenza dei visitatori del Regno Unito e degli Stati Uniti d´America. Numeri impietosi anche sul fronte delle presenze, appena 98.501 a marzo, con un indice del -15,69% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente e del -107,32% se raffrontato con il 2007. Insomma il turismo in penisola sorrentina soffre di una grave malattia derivante da incertezza economica, eccesso dei prezzi, scarsa organizzazione e carenze infrastrutturali che oltre a colpire i flussi turistici stranieri incidono fortemente anche sulla movimentazione dei connazionali. Solo 6.872 infatti gli italiani che a Marzo hanno scelto le strutture alberghiere sorrentine per vacanze e fine settimana con un indice di presenza fermo a 40.502, poco meglio gli stranieri con 9.103 arrivi per 55.827 presenze. Kappaò le strutture extralberghiere che hanno ospitato tra italiani e stranieri appena 575 visitatori. Nella classifica per nazioni restano sempre primi gli ospiti del Regno Unito seguiti dagli statunitensi, a ruota tedeschi, irlandesi e francesi, tutti però con numeri davvero scoraggianti rispetto al glorioso passato turistico di Sorrento e dintorni. Nello sconforto la costiera sorrentina si interroga davanti a bilanci di previsione alle prese con cambiamenti radicali per fronteggiare l´emergenza del comparto turistico. Nel mirino degli operatori del settore ci sono accoglienza, professionalità, qualità nel chiaro obiettivo di sfruttare il passaparola di ritorno. Stranieri o italiani che siano, oggi la gente se deve spendere vuole spendere bene, senza contare su rivoluzioni che dovrebbero interessare un settore che ha fatto la storia e la ricchezza della penisola sorrentina. Sotto questo profilo le maggiori difficoltà colpiscono il comparto del commercio con decine di aziende che ultimamente cercano di organizzarsi per arginare una crisi difficilmente risolvibile anche con l´arrivo dell´alta stagione. A scendere in campo sono anche il Comune di Sorrento, la Fondazione Sorrento presieduta dall´armatore Gianluigi Aponte, la Federalberghi Penisola Sorrentina guidata da Costanzo Iaccarino e l´Ascom. Dal 25 aprile e fino al 31 dicembre i turisti che soggiorneranno negli alberghi di Sorrento riceveranno infatti la “Sorrento Premium Card” con la quale sarà possibile ottenete riduzioni negli alberghi per il solo costo della camera e sconti dal 10% al 20% nelle strutture commerciali convenzionate. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

1 commento:

Peter ha detto...

Siamo onesti: se il turista arriva a sorrento e poii deve starsene in piscina perchè il mare è SPORCO (e non dite di no), tanto vale che se ne resta dalle sue parti!

Anche la gente da Napoli sta pian piano cambiando rotta, preferendo altre mete, del resto che senso ha mettersi in auto per raggiungere un posto al mare dove è difficile se non a rischio immergersi?

Io stesso nn vengo più a sorrento x andare a mare. Magari ogni tanto per andare a mangiare qcosa in uno dei tanti buoni ristoranti della zona, Ma a mare proprio no.

L'ultima volta a Seiano l'acqua era MARRONE !! Pensa ai poveretti che spendono 30 euro per andare alle Axidie. Già, ma a Seiano il mare deve essere per forza pultio!

E non capisco come gli amministratori non si rendano conto dell'importanza della risorsa mare

Alla fine quelli che contiuneranno a venire a frotte saranno gli apache della provincia che frequentano Meta. Tanto a loro il mare sporco nn fa nulla.