Sono dati sorprendenti, quelli che emergono dall’analisi delle performance del Pd nei Comuni della Provincia di Napoli, curata da Michele Caiazzo, consigliere regionale. Più tessere che voti. A Visciano, Casamarciano, San Giuseppe Vesuviano e Pimonte il partito democratico, alle elezioni provinciali di giugno, non è stato votato da tutti i suoi iscritti. «Prima il tesseramento procedeva col passo sicuro degli alpini», ha infatti ironicamente commentato Daniele Marantelli, uno dei più stretti collaboratori di Walter Veltroni. «Ora», ha aggiunto, «il passo mi pare sia quello di Ben Johnson» Dopato. Che qualcosa non vada per il verso giusto, del resto, lo rileva proprio Caiazzo. Srive: «Ci sono troppi Comuni in cui abbiamo masse di iscritti e urne semivuote. Ci sono infiltrati, persone che sono iscritte al partito per decidere le cose». Il problema, sostiene, non riguarda solo le 4 realtà dove il Pd alle provinciali ha avuto meno voti che tesserati. «Anche dove le preferenze sono state uguali ai tesserati, o di poco superiori, è chiaro che il tesseramento non ha seguito logiche cristalline. Significa che non tutti gli iscritti si sono impegnati. Se non lo hanno fatto, evidentemente, è perché è stata tesserata anche gente solo per cambiare gli equilibri interni al Pd». Gli infiltrati , appunto. Una evoluzione inquietante, per gli eredi di un partito di massa quale fu il Pci, dove ogni tesserato era una scheda sicura nell’urna elettorale, oltre che un procacciatore di voti nei quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle università. Rispunta quell’espressione, signore delle tessere, che un anno fa, nel vivo della competizione per la segreteria provinciale, fu usata per indicare, di volta in volta, Pasquale Sommese (alleato di Nicolais molto radicato nel nolano), Angelo Montemarano (stava con i bassoliniani) e altri.
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1 commento:
Vecchia storia quella dei tesseramenti ad hoc.
E' capitato anche a Vico che nell'imminenza di un congresso si arricchisse il portafoglio tessere di questo o quel gruppo. Ricordo anziane signore di destra intervenire in favore del parente segretario con una provvidenziale alzata di mano, oppure ancora il giovane perdigiorno calarsi nei panni dell'impegnato studente che si mette al servizio del parente di turno.
Niente di nuovo sotto questo sole di luglio.
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