Banche, scuole, supermercati e circum
Sorrento - Proseguono senza sosta i servizi di controllo da parte delle forze dell’ordine sull’intero territorio della penisola sorrentina nell’ambito della repressione dei fenomeni legati all’illegalità. Dislocate nei punti strategici della costiera, alle fermate della circumvesuviana, uscita delle scuole, dintorni di supermercati, punti di aggregazione giovanile, le pattuglie coordinate dalla compagnia dei carabinieri e dal commissariato di Sorrento continuano a fermare centinaia di persone intercettando tra queste numerosi pregiudicati dell’hinterland napoletano che nonostante siano destinatari di foglio di via obbligatorio per tre anni da tutti i comuni della penisola sorrentina continuano a sbarcare in costiera apparentemente senza preciso motivo. Molti sono stati identificati nelle vicinanze di banche ed uffici postali del comprensorio in atteggiamenti sospetti, probabilmente inviati da organizzazioni malavitose per visionare sportelli bancomat a cui applicare strumentazioni elettroniche per il prelievo fraudolento di somme di denaro o per la copia dei codici pin delle carte di credito utilizzate dagli ignari clienti di banche ed uffici postali. L’ultimo caso del genere risale al 12 settembre scorso quando su segnalazione di un cliente il direttore dell’ufficio postale di piazza Angelina Lauro aveva denunciato la scoperta di una tastiera diversa da quella standard e di un telefonino cellulare di ultima generazione che occultato in un angolo dello sportello copiava i codici bancomat dei clienti. Più vasta l’operazione di inizio estate invece, quando i militari dell’Arma di Sorrento si erano spostati fino a Messina e Reggio Calabria arrestando i componenti di una gang, tutti vicini a cosche mafiose della Sicilia e della Calabria, che da mesi depredavano gli sportelli bancomat della penisola sorrentina e della costiera amalfitana spacciandosi per turisti in vacanza in lussuosi alberghi. Ancora in un albergo di Sorrento furono arrestati altri due romeni in possesso di sofisticate apparecchiature elettroniche e forti somme di denaro in contante. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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