Albergatori in trasferta per il «World travel market»
Sorrento - Consolidare l’ottimo feeling con i tour operator britannici, presentando un’offerta turistica che punti esclusivamente a migliorare la qualità dei servizi e a valorizzare le eccellenze del territorio. È l’obiettivo di albergatori e agenti di viaggio della costiera sorrentina, che da lunedì stabiliranno la propria sede operativa a Londra per il «World travel market», la fiera per il «business to business» dedicata all’industria turistica mondiale. Per quattro giorni, gli operatori del comparto sorrentino si dedicheranno a promuovere le bellezze della costiera, cercando di perfezionare nuovi accordi e rafforzare i legami con gli agenti britannici, da sempre punti di riferimento di un mercato che alimenta la fetta più consistente dell’economia turistica locale. Lunedì sera, in particolare, la «spedizione sorrentina» sarà mobilitata a preparare la consueta serata di gala con i principali operatori d’Oltremanica. Un appuntamento oramai consolidato, che si rinnova ogni anno alla fiera del turismo di Londra, dove la costiera si mette in mostra partendo dalle sue eccellenze gastronomiche. L’evento, negli anni scorsi, ha fatto registrare anche quattrocento presenze tra tour operator delle più prestigiose agenzie di viaggio della Gran Bretagna, riscuotendo un indiscusso successo di critica. «La cena – spiega Costanzo Iaccarino, presidente degli albergatori sorrentini e campani, vicepresidente nazionale di Federalberghi e patron dell’Imperial hotel Tramontano di Sorrento – è organizzata dallo chef Giuseppe Aversa del ristorante «Il buco» di Sorrento, utilizzando solo prodotti tipici ed eccellenze gastronomiche della nostra terra. Ovviamente, l’evento è un’occasione per consolidare i buoni rapporti con i tour operator inglesi, che rimangono i nostri principali riferimenti di mercato. Ovviamente, i quattro giorni a Londra offrono l’opportunità di gettare le basi per il rilancio del comparto turistico, colpito dalla nota recessione economica». La stagione turistica sorrentina ha risentito ovviamente della crisi globale, chiudendo con un inevitabile segno «meno». Un bilancio negativo dettato non tanto dal numero di presenze (che, dai commenti degli albergatori, sembra sia in linea con le risultanze nazionali) quanto dai redditi delle strutture ricettive che hanno registrato un ulteriore calo rispetto al 2008. Tutto ciò dovuto alla flessione verticale dei flussi turistici americano e inglese, fermati dai cambi sfavorevoli di dollaro e sterlina rispetto all’euro e dalla nota recessione. Fattori che hanno costretto gli albergatori a rivedere i contratti già stipulati, con forti riduzioni sulle quotazioni delle prestazioni, fino al 20 per cento. «Guardiamo avanti con ottimismo – sottolinea il numero due di Federalberghi, Costanzo Iaccarino -. A Londra presenteremo un’offerta turistica che segue due direttive: qualità ed eccellenza. Questa la ricetta per uscire dalla crisi: la costiera sorrentina deve puntare a migliorare i servizi e a valorizzare lo straordinario patrimonio paesaggistico, ambientale, culturale e storico. Solo in questo modo possiamo reggere la concorrenza di altre mete turistiche che si affacciano sul mercato a tariffe decisamente stracciate. Noi dobbiamo seguire la strada della qualità, con la consapevolezza che, alla fine, questa soluzione ripagherà adeguatamente degli sforzi profusi». (Giuseppe Damiano il Mattino)
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