Vico Equense - Acque agitate nel circolo “Carlo Fermariello”del partito democratico. “Il partito politico per noi è uno strumento di partecipazione teso al cambiamento; è un luogo di incontro e di confronto culturale; è un momento di solidarietà.” Comincia così una nota, sottoscritta da Amalia Durazzo, Umberto Morelli e Giuseppe Guida, inviata al Coordinatore di circolo. “Altrimenti – aggiungono gli esponenti dell’area Marino - non è, è qualcosa di altro, ma non un partito. Ebbene, noi vogliamo rendere quello di Vico Equense finalmente un partito, perchè al momento non lo è. Riteniamo grave:
- l'assenza del gruppo consiliare, perchè significa che non ci sono consiglieri comunali che si riconoscono nel PD al punto di essere pronti a farsi portavoce di quello che il partito decida;
- l'assenza del gruppo consiliare, perchè significa che non ci sono consiglieri comunali che si riconoscono nel PD al punto di essere pronti a farsi portavoce di quello che il partito decida;
- che l'azione dei consiglieri comunali, sia in riferimento alla posizione da assumere in consiglio comunale che ai ruoli da assegnare alla minoranza, non sia, pur nel rispetto delle autonomie, concertata;
- che, anche a fronte di ciò, il partito decida di non decidere, ripiegando su se stesso in una posizione di mera conservazione dell'esistente e rinunciando alla costruzione di una prospettiva.
Vogliamo impegnarci in un contesto di maggiore partecipazione, dove si voglia discutere e far sistema con le altre realtà presenti sul territorio e nei comuni limitrofi. Vogliamo che il partito recuperi quel ruolo di scelta che gli compete. Pertanto, - concludono i dirigenti del PD - chiediamo la convocazione, con urgenza, di un coordinamento, con la partecipazione dei consiglieri comunali tutti."
- che, anche a fronte di ciò, il partito decida di non decidere, ripiegando su se stesso in una posizione di mera conservazione dell'esistente e rinunciando alla costruzione di una prospettiva.
Vogliamo impegnarci in un contesto di maggiore partecipazione, dove si voglia discutere e far sistema con le altre realtà presenti sul territorio e nei comuni limitrofi. Vogliamo che il partito recuperi quel ruolo di scelta che gli compete. Pertanto, - concludono i dirigenti del PD - chiediamo la convocazione, con urgenza, di un coordinamento, con la partecipazione dei consiglieri comunali tutti."
9 commenti:
A distanza di anni la nascita di un gruppo unitario sarebbe il minimo. Quello che manca è la coesione, gli intenti unitari e la prospettiva politica. Non sono molto fiduciosa anzi sono molto pessimista comunque condivido l’idea di fare qualcosa, di cambiare strada. Paola
Mi sono rassegnato , lasciamo la pazziela in mano a loro e vediamo cosa fanno alle prossime elezioni comunali
Vorrei ricordare che i consiglieri comunali che fanno riferimento al PD sono stati eletti anche e soprattutto con i voti del PD + i loro voto personali. Il fatto di dare conto al Coordinamento PD è un fatto naturale che solo dei superbiosi ed esagitati evitano di affrontare.
In una città normale i 3 consiglieri che fanno riferimento al PD si sarebbero già dimessi per manifesta incapacità politica e invece stanno ancora là a fare danni al paese e piaceri a questa pericolossissima maggioranza che si sta magnando il paese...
Vergogna.
il circolo PD di Vico Equense deve essere commissariato punto e basta. Le motivazioni sono sotto gli occhi di tutti: ognuno gioca per sé stesso,c'è scarsa moralità, la coerenza poi non sanno proprio cosa sia.
Uccello dalle piume di cristallo
se devono "pazzia'..." non possono decidere di vico equense facendo accordi sottobanco. voglio chiarezza. anna
Il fatto che dopo vent'anni si parli ancora di Pasquale Cardone, ha dell'incredibile.
Cardone ha demolito la sinistra e l'opposizione consegnando la città a Telearredo.
Vorrei chiedere a Cardone: d'accordo, hai vinto, ma che vittoria di Pirro è distruggere la città dove si è nati?
L’idea di unire chi non ha nessuna voglia di stare insieme è paradossale. Un gruppo che non si mette insieme con contenuti, idee ed altro non può nascere sulla base di una imposizione. Perché di questo si tratta a distanza di due anni dalla nascita del partito democratico. Poi non credo neanche ciò si farà mai, e se si farà qualcuno dovrà inevitabilmente andare via. Quello che manca è la chiarezza verso l’esterno, i cittadini o almeno coloro che sono vicini al centro sinistra, proprio adesso hanno bisogno di gesti concreti. Così sempre per ritornare alla chiarezza, mi auguro che se le cose dette nel documento non trovassero applicazione, almeno coloro che l’hanno sottoscritto lascino questo coordinamento.
Effettivamente la cosa migliore è che chi condivide il documento, alla fine se ne vada e lasci i residui del PD da soli a cuocere nella loro acqua, come i purpi.
cari anonimi vediamoci e costruiamo insieme un forte gruppo all' interno del Pd. anna
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