Sorrento - Presentata presso l’ufficio protocollo dell’ente comunale la lettera di dimissioni del vicesindaco Rosario Fiorentino che senza ulteriori polemiche precisa ancora una volta il venire meno dell’entusiasmo e della condivisione di scelte strategiche nell’interesse della comunità. A monte della decisione anche la volontà da parte del vicesindaco di candidarsi al ruolo di primo cittadino nella tornata elettorale della prossima primavera. Supportato fin da ora dalle tre liste “Insieme per Sorrento”, “Giovani per Sorrento”, “Amiamo Sorrento”, il dimissionario Rosario Fiorentino inizia di fatto con largo anticipo una promozione elettorale in cui vengono espresse chiaramente anche le motivazioni della scelta intrapresa. Ancora una volta emerge in prima battuta il modo in cui è stata gestita l’emergenza dei 600 alunni e dei 47 tra insegnanti e personale dipendente dell’istituto scolastico “Vittorio Veneto” in seguito al sequestro dell’intero edificio ordinato dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per le condizioni statiche di pericolosità più volte segnalate e male arginate da interventi messi in opera fin dal 15 settembre scorso. La mancanza di risolutezza nell’affrontare la situazione venutasi a determinare è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha spaccato la Giunta nella sua maggioranza accentuando scontri anche verbali nelle ultime sedute tenutesi nel palazzo comunale. Dito puntato anche sul programma di Natale ed alla poca attenzione concessa alle periferie in particolare con proteste sollevate anche dal borgo di Marina Grande considerato l’immagine da cartolina che pubblicizza Sorrento nel mondo. Tra le motivazioni incluse nella scelta di dimettersi il vicesindaco indica anche l’incapacità da parte dell’amministrazione comunale di realizzare in dieci anni almeno un ascensore per i diversamente abili e la mancanza di volontà nel costituirsi parte civile contro la Gori spa nei processi da tempo incardinati davanti all’autorità giudiziaria con l’unico risultato che l’importo delle bollette dell’acqua è spaventosamente aumentato a fronte di una qualità del servizio che è sotto gli occhi di tutti. Piano sociale di zona con due milioni di euro spesi ogni anno senza alcuna indicazione per emergenze e priorità oltre al degrado ed all’abbandono in cui versa la statua del comandante Achille Lauro, chiudono i dissensi del vicesindaco. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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