giovedì 17 dicembre 2009

Quote rosa ok dalla Consulta

Regione Campania - Doppia preferenza a candidati di genere diverso, questo è quanto prevede la nuova legge elettorale regionale della Campania. La Consulta ha stabilito che il meccanismo non è incostuzionale. Stesso discorso per le altre norme della legge regionale del 27 marzo 2009 ritenute dal Governo non conformi al dettato della Carta costituzionale. Quando, il 28 marzo prossimo, i cittadini della Campania andranno alle urne, potranno esprimere dunque due preferenze. Ma la seconda, eventuale, dovrà andare a un candidato di genere diverso rispetto al primo prescelto. Per la Senatrice Anna Maria Carloni '' è una bella notizia per le donne e una speranza per la vita democratica ella nostra regione''. "Con l'approvazione - aggiunge - della legge elettorale regionale e l'introduzione di un regime di doppia preferenza, per un uomo e una donna (pena l'annullamento della seconda preferenza) - aggiunge Carloni - si è fatto un passo in avanti di rilievo. La legge elettorale della Campania abolisce qualunque forma di lista bloccata ed inoltre non si limita ad indicare una quota di garanzia o un semplice meccanismo di tutela. Con la doppia preferenza introduce un'innovazione mai sperimentata prima, rafforzando le opportunita' sia per le donne sia per i cittadini elettori che possono doppiamente scegliere. Alle prossime elezioni la legge sarà verificata alla prova dei fatti. Molto dipenderà da quanto le donne vorranno mettersi in gioco. Molto dipendera' - continua la senatrice - come sempre dai partiti che hanno la responsabilita' di selezionare le candidature e questa volta, per la prima volta, moltissimo dipendera' anche dai candidati uomini e da quanto decideranno di scommettere, finalmente, sulle donne: candidate ed elettrici''. Anche per la Senatrice Teresa Armato, "questo risultato è dovuto al grande impegno delle donne della politica e della societa' e alla determinazione con la quale la Commissione Pari Opportunita' della Regione ha posto continuamente l'argomento nell'agenda politica''.

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