domenica 17 gennaio 2010

"La città dei pazzi"

Felice Sciosciammocca (Totò), sindaco di Roccasecca, va con moglie e figlia a Napoli a trovare il nipote Ciccilo che gli fa credere di essere direttore della clinica di pazzi che in realtà è la pensione dove vive. In sintesi, è questa la trama del film "Il medico dei pazzi". Equivoci e malintesi che ci ricordano che Napoli è davvero un mondo a sé stante... Infatti, se Don Felice Sciosciammocca arrivasse oggi, troverebbe un'intera città di matti. Il “Mattino”, parla di quattrocento sedicenti malati di mente, un piccolo esercito di psicolabili che, a leggere gli atti, si aggirerebbe per le vie più esclusive della città, potendo contare su pensioni, rimborsi, vitalizi di Stato. Quanto basta a tenere aperta l’inchiesta, da parte dei militari del comando provinciale del colonnello Mario Cinque. Che dopo aver acquisito atti nelle sezioni circoscrizionali, puntano oggi a fare i dovuti riscontri. Ed è proprio dal dato incrociato che emergerebbero conferme dello strano caso dei malati di mente di Chiaia. Dopo i falsi ciechi, dunque, l’inchiesta si estende ai finti pazzi, che avrebbero intascato pensioni e indennità non dovute, grazie a certificati medici ritenuti fasulli.

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