sabato 19 giugno 2010

Datteri di mare, bloccati due predatori

Scoperti e denunciati dalla Guardia di Finanza: sulla barca 15 chili sottratti ai fondali

Sorrento - Appena notata la motovedetta della guardia di finanza che si avvicinava prima hanno mostrato disinvoltura fingendosi pescatori dilettanti. Tuttavia, quando hanno dovuto far vedere cosa nascondevano sotto il telo, a bordo del piccolo natante da diporto, tutto è stato chiaro. Risultato? Quindici chilogrammi di datteri di mare sequestrati. Analoga sorte toccata alle attrezzature, costituite da bombole e martelli. Per i due responsabili della pesca di frodo, invece, è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria. Per loro il rischio è di essere condannati ad una pena ben superiore all’anno di reclusione, previsto per la pesca dei datteri, considerato che si tratta di recidivi, già in passato denunciati per reati simili. Pesca, commercio, detenzione e consumo dei datteri di mare, infatti, sono vietati in base al decreto ministeriale 401/88. Particolarmente dure le sanzioni previste con multe che vanno da 516 a tremila euro e l'arresto da un mese ad un anno. Il dattero di mare è un mollusco bivalve che cresce assai lentamente all’interno delle rocce sottomarine. Sono necessari, infatti, almeno 80 anni per raggiungere gli 8 centimetri di lunghezza. Si spiegano così sia le attrezzature sia le tecniche particolarmente sofisticate alle quali fanno ricorso i datterai per eludere i controlli e depredare, armati di martelli e scalpelli, le pareti rocciose Il sequestro dell’altro pomeriggio rientra nell’operazione di controllo del litorale della penisola sorrentina portato avanti dal reparto operativo aeronavale delle Fiamme gialle con un intenso servizio di pattugliamento delle coste più frequentate dai pescatori di frodo. Sorvegliati spaciali, in particolar modo il mare di Massa Lubrense e di Vico Equense, che fino ad oggi si sono dimostrati essere i più frequentati dai pirati della raccolta dei rari molluschi. Appena qualche settimana fa, infatti, l’ultima operazione della Capitaneria di Castellammare con gli uomini della guardia costiera che hanno denunciato due pescatori di frodo trentenni di Pompei, sorpresi al largo di Punta Scutolo, tra Meta e Vico Equense, con 5 chili di datteri in barca. D’altra parte i numeri della guerra a questi nuovi «bracconieri» del mare parlano chiaro e vede impegnati carabinieri, polizia di stato, capitaneria di porto, guardia di finanza, polizia ambientale e forestale del nucleo investigativo provinciale. Nel corso dell’ultimo anno, infatti, lungo la costa tra Massa Lubrense e Vico Equense solo i carabinieri della compagnia di Sorrento hanno sequestrato e distrutto settanta chilogrammi di datteri di mare. Quantità analoghe sono state intercettate e sottratte al consumo dai militari della guardia costiera. A finire sotto sequestro sono state anche cinque imbarcazioni per un valore di oltre 150 mila euro ed attrezzature subacquee per 15 mila euro, mentre venti pescatori di frodo sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Per dodici di questi è stato chiesta l’emissione del foglio di via obbligatorio dal territorio della penisola sorrentina, in considerazione della reiterazione dei reati ambientali. (Francesco Aiello il Mattino)

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