domenica 19 settembre 2010

Faito, piantagione record

Sequestrati quattro quintali di droga

Vico Equense - Ennesima piantagione di marijuana scoperta dai carabinieri sul monte Faito. Sono talmente tante le coltivazioni rinvenute dai militari dell'arma, quest'anno, che sta divenendo orami complicato mantenerne il numero. Quella di oggi, così come riporta Metropolis, sarebbe finita sul mercato della penisola. Oltre 450 piante, del peso complessivo di circa quattro quintali, disposte su quattro aree accidentate, ricavate lungo un dirupo. Piante alte tre metri, rigogliose e ben curate. I militari dell’arma di Sorrento le hanno sequestrate e distrutte così come disposto dalla procura di Torre Annunziata. L’operazione è iniziata ieri all’alba. Dopo una prima perlustrazione le ricerche si sono concentrate in località “Croce dell’Eremita”. Il massiccio verde si conferma, ancora una volta, per le condizioni climatiche, caldo-umido, un habitat perfetto per le piante di canapa indiana. Molti dei sequestri sono avvenuti grazie alle segnalazioni degli escursionisti che soprattutto in estate scelgono i sentieri della montagna per fare trekking. Nel 2007 la Provincia di Napoli e la Regione Campania acquistarono dalla Fintecna il Faito. Il perfezionamento del passaggio di proprietà avvenne nel 2008 quando fu previsto anche un sistema di sorveglianza per evitare abusi e la distruzione del bosco. Oggi mi sembra incredibile che la polizia provinciale, i sorveglianti della regione, non si siano mai accorti di nulla. Possibile mai che un bussiness così ampio, definito dai giornali la nuova frontiera del narco-traffico nostrano, sia passato totalmente inosservato?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

mi auguro solo che non sia una mutazione antropologica dei nostri contadini( come in Turchia o in Afghanistan), considerato che non riescono a vendere alle nostre massaie prodotti come patate,fagioli, pomodori, vino e olio d.o.p. ,allora, si dedicano alla produzione di prodotti che tirano sul mercato...

Anonimo ha detto...

Perchè non la facciamo diventare DOP come il provolone del monaco? Ci riesce così bene coltivarla e cresce così rigogliosa sulla nostra terra...

Anonimo ha detto...

Adesso arriva quello del FAito e comincia a dire bla bla bla, non è faito, bla bla bla, gennaro è buono, bla bla bla, la camorra non c'è a Faito, bla bla bla...

Anonimo ha detto...

Ma perchè ci si deve scontrare su un luogo (faito si faito no)peraltro stupendo anzichè soffermarsi sul degrado morale dei vili produttori e venditori di morte?

avete mai fatto la strada che parte dal quisisana per raggiungere faito?
tra casino reale e primi tornanti sui incontrano sempre almeno 4-5 "cannaioli".
non mi stupisco che qualcuno la produca, piuttosto vedo volentieri che le forze dell'ordine stanno cercando di riprendere il controllo di un territorio che andrebbe sfruttato turisticamente (come dice "quello del Faito") per dare lavoro e immagine positiva di un paradiso naturale che la camorra non vuole vedere emanciparsi dal suo giogo.
caro anonimo delle 8.02, se ce la prendessimo con chi vende morte anzichè con chi lavora forse anche lei ne trarrebbe beneficio, a meno che non sia favorevole alla prima categoria di persone...
saluti
Giorgio

Anonimo ha detto...

arriva quello del faito e vi dice come sempre che a me non frega niente se a qualcuno piace buttare fango sul suo territorio, ma a quanto si legge i sequestri avvengono non sul territorio di vico equense ma sul versante stabiese, dove del villaggio monte faito non c'è nulla. Ditemi alle pendici del faito, magari a casa dell'anonimo delle08 02 a cui forse gennaro cinque ha tolto qualcosa, sarebbe capace di dargli la colpa anche dell'esplosione del vesuvio. Ciao