Piano di Sorrento - Pare che il Sindaco di Pollica, nel Cilento, sia stato ucciso dall’eco-mafia. Le Autorità stanno indagando e l’ottimo Procuratore Dr. Marino ha lasciato intendere, in TV, che quella è la pista seguita. Cos’è l’eco-mafia? È quella organizzazione di stampo camorristico che ha rinvenuto nel filone ambiente una sicura fonte di arricchimento e di malaffare. Purtroppo a rendere più facile il compito di questa organizzazione malavitosa è la collaborazione di amministratori e funzionari disonesti che, vuoi perché corrotti, vuoi perché cointeressati alla speculazione e vuoi, infine, perchè minacciati, danno il loro contributo alla fattività di operazioni edili speculative. Chi dice “no” per questo genere di cose può trovare la morte com’è appunto successo al Sindaco di Pollica, il cui nominativo si aggiunge a quella lista che va sempre più infittendosi di vittime della camorra. Il guaio è che la Mafia alza il tiro, cioè non è più identificabile nel rozzo ignorante imprenditore edile o costruttore da strapazzo, mattonaro da quattro soldi; oggi i mafiosi si laureano, acquisiscono titoli di studio, diplomi e si inseriscono nelle amministrazioni ed istituti dello stato, per lavorare dall’interno, anche perché la gente comune, per la verità molto degradata in cultura ambientale, direi analfabeta dell’ambiente, resta inerme ed impotente e non riesce a costituire una solidale opposizione e/o rivolta, uscendo dalla omertà e dalla apatica indifferenza per difendere il suo territorio, il suo patrimonio ecologico; nel contempo lo Stato, anche privo della collaborazione dei cittadini, è assente e non riesce ad opporre, nonostante gli arresti e le condanne, un valido freno a questo sciame camorristico.
Da anni la Penisola Sorrentina è stata saccheggiata e depauperata del suo patrimonio di verde; fra gli ultimi scandali quello dei parcheggi interrati di cui abbiamo parlato in tante occasioni e che, nonostante il parere contrario della Regione, del Ministero delle Infrastrutture, dei Tribunali amministrativi, ha visto il realizzo, a quanto è dato sapere, di circa 9000 parcheggi. Ora di fronte all’inerzia di tanti cittadini v’è stato, invece, chi ha denunziato, fatto ricorsi ed esposti, come per esempio il WWF della Penisola Sorrentina, rappresentato dal dinamico Claudio D’Esposito, che ha investito sia le Autorità amministrative sia la locale Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Risultato: in più occasioni il D’Esposito ha rischiato di essere linciato e la Penisola rimane abbandonata e distrutta a norma di legge, come ha scritto un’ autorevole firma su Repubblica, tempo fa. Per la verità anche altre associazioni ambientalistiche hanno espresso le loro rimostranze come anche singoli ambientalisti, ma risultati non se ne sono visti. Da Repubblica del 6 settembre ultimo scorso leggiamo con piacere il grido d’allarme del Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata Dr. Marmo, il quale fa un quadro disastroso della Penisola Sorrentina, affermando che si rischia l’allarme ambientale… Solo oggi il Procuratore si è accorto degli “scarichi illegali”, ma di tutto il disastro edilizio (sono tanti i processi di edilizia che pendono presso la Procura) nulla sa ? Certamente manca il personale per una migliore operatività delle Procure, ma v’è pure tanta disattenzione! Meglio tardi che mai sig. Procuratore, confidiamo nel suo autorevole intervento; purtroppo il disegno politico di eliminare i Pretori di assalto e la dislocazione delle Procure favorisce l’operato criminale. È doloroso constatare che in questo Paese chi si impegna nella lotta per il rispetto della legalità, per la difesa dell’ambiente può essere oggetto di un vile attentato di camorra. (Avv. Augusto Maresca)
Da anni la Penisola Sorrentina è stata saccheggiata e depauperata del suo patrimonio di verde; fra gli ultimi scandali quello dei parcheggi interrati di cui abbiamo parlato in tante occasioni e che, nonostante il parere contrario della Regione, del Ministero delle Infrastrutture, dei Tribunali amministrativi, ha visto il realizzo, a quanto è dato sapere, di circa 9000 parcheggi. Ora di fronte all’inerzia di tanti cittadini v’è stato, invece, chi ha denunziato, fatto ricorsi ed esposti, come per esempio il WWF della Penisola Sorrentina, rappresentato dal dinamico Claudio D’Esposito, che ha investito sia le Autorità amministrative sia la locale Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Risultato: in più occasioni il D’Esposito ha rischiato di essere linciato e la Penisola rimane abbandonata e distrutta a norma di legge, come ha scritto un’ autorevole firma su Repubblica, tempo fa. Per la verità anche altre associazioni ambientalistiche hanno espresso le loro rimostranze come anche singoli ambientalisti, ma risultati non se ne sono visti. Da Repubblica del 6 settembre ultimo scorso leggiamo con piacere il grido d’allarme del Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata Dr. Marmo, il quale fa un quadro disastroso della Penisola Sorrentina, affermando che si rischia l’allarme ambientale… Solo oggi il Procuratore si è accorto degli “scarichi illegali”, ma di tutto il disastro edilizio (sono tanti i processi di edilizia che pendono presso la Procura) nulla sa ? Certamente manca il personale per una migliore operatività delle Procure, ma v’è pure tanta disattenzione! Meglio tardi che mai sig. Procuratore, confidiamo nel suo autorevole intervento; purtroppo il disegno politico di eliminare i Pretori di assalto e la dislocazione delle Procure favorisce l’operato criminale. È doloroso constatare che in questo Paese chi si impegna nella lotta per il rispetto della legalità, per la difesa dell’ambiente può essere oggetto di un vile attentato di camorra. (Avv. Augusto Maresca)
Nessun commento:
Posta un commento