venerdì 17 giugno 2011

Pesca a strascico nell‘ area protetta

Fonte: Luisa Del Sorbo da il Mattino

Massa Lubrense - Pesca a strascico nell’area marina protetta di Punta Campanella: scattano il sequestro delle reti e due verbali di duemila euro. L’intervento della motovedetta della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia è avvenuta la scorsa mattina, nelle acque al confine tra i Comuni di Massa Lubrense e Positano, zona attigua all’arcipelago di Li Galli. Area turistica di prestigio, che rientra nella zona B dell’area marina protetta di Punta Campanella. «Questi controlli testimoniano l’impegno costante della Capitaneria di Porto nella tutela dell’ambiente marino e nella vigilanza dell’attività di pesca – spiega il capitano di fregata Giuseppe Menna – ma soprattutto la sinergia e lo spirito di sensibilizzazione che si è riuscito a diffondere sul territorio. I cittadini hanno a cuore la tutela dell’ambiente e iniziano finalmente a segnalarci le anomalie che riscontrano lungo la costa».


Infatti l’operazione di controllo è partita proprio da una segnalazione al numero Blu 1530, a cui è seguito con immediatezza l’intervento della Capitaneria di Porto, cogliendo in flagrante i due pescherecci provenienti da Salerno, intenti appunto all’operazione di strascico ad una distanza dalla costa non consentita, in violazione delle vigenti normative di tutela dell’ambiente e regolamentazione della pesca. Risultato? Sequestro delle reti e verbali amministrativi per un totale di duemila euro. «Siamo pienamente soddisfatti dell’operatività in corso lungo la costa e dell’operatività stessa dei cittadini a tutela del territorio – commenta soddisfatto Antonino Miccio, direttore dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella – una sensibilità che ha conquistato anche gli imprenditori della zona, tra questi anche il cantiere nautico fratelli Aprea, marchio storico di maestri d’ascia di Sorrento, che ci hanno fornito un classico gozzo sorrentino per navigare lentamente nelle acque dell’Amp e mostrare a tour operator, ambientalisti e giornalisti le bellezze ambientali ed archeologiche della nostra fascia costiera». Un patrimonio dunque da tutelare, che garantisce da secoli un turismo d’èlite che rappresenta l’elemento centrale dell’economia locale, da Castellammare di Stabia fino alla costiera amalfitana. «Fascia costiera – dice il comandante Menna – che dal porto turistico Marina di Stabia fino alla costiera amalfitana, rappresenta oggi il punto di riferimento per il diportismo di lusso, appunto per le bellezze del mare».

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