lunedì 2 dicembre 2013

Città Metropolitana: Pentangelo, “Metà dei sindaci della provincia in trincea contro il ddl Delrio”

Provincia di Napoli - “Io sono convinto della necessità di riformare lo Stato, ma quando ascolto il sottosegretario Filippo Patroni Griffi affermare che oggi è preferibile approvare una legge sbagliata piuttosto che il nulla, sinceramente rabbrividisco” Lo afferma il Presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo a margine del convegno “ Dalla Provincia alla Città Metropolitana” che si è tenuto stamane a Napoli nell’Aula Pessina dell’Università Federico II. “Queste affermazioni – prosegue Antonio Pentangelo – danno ancora più peso alle proteste di molti sindaci della provincia che sto registrando in questi giorni, riguardo l’approvazione del DDL Delrio sulla costituzione della Città Metropolitana. Già mi sono giunte oltre 40 lettere, ed ulteriori ne sono state preannunciate, di molti sindaci dei comuni del territorio che mi anticipano la loro intenzione di non aderire alla costituenda Città Metropolitana se alcune norme, contenute nella legge che oggi incomincia il suo iter parlamentare, non verranno modificate: metà dei sindaci della provincia praticamente scende in trincea contro questa riforma”.
 
“ Mi riferisco principalmente – continua il Presidente della Provincia – al nodo dell’elezione diretta del sindaco che, con la legge attuale, viene negata in luogo dell’istituto della nomina. Inoltre il DDL prevede che fino alla fine del 2017 a guidare la Città Metropolitana sia il sindaco del comune capoluogo, senza che questi sia stato votato da oltre due terzi della popolazione. Tutto ciò a loro, ed anche a me, appare decisamente inconcepibile”. Il Presidente Pentangelo ha ricordato che la stessa legge all’esame delle Camere prevede che se un terzo dei sindaci della Città Metropolitana decide di non aderire alla nuova istituzione, la stessa non ha ragione di esistere. “ Il movimento dei sindaci che è nato autonomamente – conclude Pentangelo - è assolutamente trasversale. Non si sta formando nessuna coalizione più o meno allargata, né tanto meno questo può essere interpretato come un rigurgito di un sistema favorevole alla sopravvivenza delle Province. Credo che ci troviamo di fronte a un movimento civico nato spontaneamente, che ha le idee ben chiare su ciò che non serve al territorio e su ciò che è indispensabile: non servono scatole vuote utili ad avvalorare politiche degli spot e sicuramente è indispensabile garantire la rappresentatività democratica piuttosto che le nomine della casta. Dar vita poi ad una riforma nella coscienza di doverla successivamente modificare, è un paradosso che non si può accettare – ha concluso il presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo – e che la dice lunga sulle strategie di questo Governo”.

Nessun commento: