giovedì 5 dicembre 2013

Sale sull'ulivo, cede un ramo e si schianta

Voleva lavorare nel campo prima della festa del figlio, il corpo ritrovato dopo ore 

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino 

Vico Equense - Nella tranquilla via Antignano, ieri, si udiva solo il pianto dei familiari di Vincenzo Coppola. Ancora increduli, fissavano l’albero «maledetto», il cui ramo spezzato era ancora lì, abbandonato sul terreno. Accanto ad esso per ore era rimasto il corpo dell’uomo. Nella piccola strada della frazione collinare di Patierno, tra il verde della natura e il silenzio della montagna, si è consumata martedì pomeriggio la tragedia che ha spezzato la vita del 45enne. Era il giorno del compleanno di suo figlio Giovanni, di 3 anni, con il quale avrebbe dovuto festeggiare in serata, insieme alla moglie Caterina, ai due figli più grandi Francesco e Concetta, alle due sorelle e agli altri parenti. Subito dopo pranzo Vincenzo è uscito di casa per potare gli ulivi nel terreno adiacente all’abitazione. La moglie è andata a prendere il piccolo a scuola e al suo rientro si è accorta che il marito ancora non c’era. Ha mandato i figli a cercare il padre nell’uliveto, ma i ragazzi dopo poco sono rientrati dicendo di non averlo visto. Nel frattempo sono giunti i primi parenti per festeggiare il bambino e di Vincenzo ancora nessuna traccia. Catenina ha cominciato a preoccuparsi, i figli si sono nuovamente recati presso il terreno dove lavorava il padre. Dopo qualche minuto di ricerca i ragazzi si sono ritrovati davanti a una scena terribile: il corpo del padre era a terra, inerme, in un mare di sangue. Hanno subito chiamato il 118 ma Vincenzo Coppola era già morto. Sul luogo sono, poi, accorsi i carabinieri della stazione di Vico Equense.
 
Vincenzo era un bracciante agricolo; il terreno, le piante, la coltivazione erano tutta la sua vita. Spesso faceva lavori di giardinaggio presso famiglie della zona. La moglie Caterina lo aiutava nei campi. Il figlio più grande, Francesco, 17enne, frequenta l’istituto professionale industria e artigianato Galilei, a Vico Equense, e martedì era tornato da scuola poco prima di cominciare le ricerche del padre. Una famiglia distrutta, che non riesce ancora a farsi una ragione di ciò che è accaduto. Accanto al dolore dei parenti, anche quello dei vicini che volevano un gran bene a Vincenzo. Era, infatti, un uomo socievole e gentile, anche con i più giovani. Spesso invitava i ragazzi a trascorrere del tempo a casa sua e insegnava loro a curare il giardino, potare gli alberi, occuparsi del terreno. Quello stesso terreno che è stato la sua tomba. L’albero di ulivo da cui è caduto era alto circa 8 metri. L’uomo si era arrampicato su di esso per potarlo ma, poi, un ramo ha ceduto. I carabinieri hanno trovato il cadavere alle 20,30, ma il decesso si è verificato qualche ora prima. Quella che avrebbe dovuto essere una giornata di festa è diventato un giorno di dolore e di lutto. I genitori di Vincenzo erano in pellegrinaggio a Lourdes, ignari della tragedia che si stava consumando a casa. La morte di Vincenzo ha sconvolto tutti gli abitanti della piccola Patierno, frazione che in queste ore è silenziosa più che mai.

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