sabato 21 febbraio 2015

Funivia del Faito, Franca Rossi (PD): “Il nostro impegno non è stato vano”

Incontro in Regione con il Presidente Caldoro
per la riapertura della funivia del Faito
con Franca Rossi e Claudia Scaramellino
Vico Equense - “Il nostro impegno non è stato vano”, commenta così Franca Rossi segretaria del Circolo PD di Vico Equense, la notizia dell’inizio dei collaudi della storica funivia che collega il centro di Castellammare di Stabia al monte Faito, ferma dal settembre 2012. “Ci siamo battuti per il ripristino della Funivia del Faito – spiega Franca Rossi - raccogliendo 10mila firme che abbiamo presentato a Stefano Caldoro a seguito di un sit-in all’ingresso della sede della Regione Campania. Oggi pare che l’argomento da parte degli amministratori regionali sia stato affrontato e speriamo che si avvii a soluzione.” La funivia di monte Faito è stata aperta al pubblico il 24 agosto 1952 con lo scopo prevalentemente turistico di collegare la montagna con la linea costiera. La stazione a valle è stata creata nei pressi di quella della Circumvesuviana di Castellammare di Stabia, sulla linea Napoli-Sorrento con l’obiettivo di creare un ottimo interscambio tra treno e funivia. Il mezzo permetteva in 8 minuti di raggiungere la montagna, rendendola accessibile a tutti. Le cabine erano due e partivano in contemporanea dalle due stazioni, con una capacità di trasporto di 35 persone; una capienza che garantiva una portata di 500 utenti l'ora. Il «polmone verde» della penisola è, infatti, presto diventato una delle mete turistiche più ambite del territorio: dai soggiorni lunghi alle gite del fine settimana.
 
Nel 1960, nella giornata di Ferragosto, si è verificato l'unico incidente che riguarda l'impianto: al primo cavalletto, la cabina proveniente da Faito, probabilmente per l'alta velocità, si è sganciata dai fili di trazione, schiantandosi sui binari della ferrovia sottostante e provocando la morte di due persone. Dopo tale incidente sono stati necessari lavori di manutenzione che hanno portato anche alla sostituzione delle due cabine, il cui colore è cambiato: da avorio e rosso in celeste. La vita della funivia è, poi, trascorsa tranquilla fino al 1988 quando sono cominciati i lavori di ammodernamento finanziati sia dalla Regione Campania che dal Ministero dei trasporti per un totale di circa 3miliardi e mezzo di lire. L'impianto è stato riaperto nel 1990 e le vetture sono state nuovamente cambiate, questa volta in livrea grigia con righe rosse e il simbolo della Circumvesuviana sia sulla fiancata anteriore che quella posteriore. La funivia era abitualmente in funzione dal 1º aprile al 31 ottobre. I giorni di maggiore affluenza erano quelli di pasquetta, 25 aprile, 1° maggio, ferragosto. Un collegamento importante, dunque, sia per i visitatori che per gli abitanti della montagna.

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