Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Tentato incendio al complesso monumentale «Santissima Trinità». Carte polverizzate, cenere sul pavimento e porta semibruciata, questo lo scenario cui si è trovata difronte Franca Sorrentino, segretaria dell’istituto. La donna nel recarsi presso il salone del piano ammezzato e fare l’inventario dei documenti conservati si è accorta dell’accaduto. Immediata la segnalazione ai carabinieri di Vico Equense e ai vigili urbani. «La stanza conteneva vecchi mobili– spiega Enzo Esposito, presidente dell’ente - arredi vari e libri. L’istituto purtroppo è spesso oggetto di dannose incursioni notturne, più volte denunciate». Il tentativo d’incendio potrebbe risalire a qualche giorno fa poiché si tratta di un locale frequentato saltuariamente. «La porta sfondata è su un pianerottolo – continua Esposito - in cui si può entrare da tre posizioni: da una scala accessibile a chiunque perché è la stessa che porta alla biblioteca comunale aperta fino a tarda sera, da una porta a vetri al centro del corridoio del primo piano, da un’altra che dà nell’ex matroneo il quale circonda la cappella. Un quarto accesso, inoltre, si collega ai terrazzi». Il presidente dell’ente ha sporto denuncia ai carabinieri. «Ritengo che in questo caso non si sia trattato di un tentativo di furto – conclude Esposito - ma di un avvertimento intimidatorio nei confronti miei e della mia gestione».
Il seicentesco complesso da decenni vive in condizioni di difficoltà. Atti di vandalismo si verificano con una frequenza sempre maggiore mentre degrado e decadimento della struttura aumentano. Oggi la «Santissima Trinità» ospita parte della scuola dell’infanzia, alcuni uffici comunali e il Museo mineralogico campano.
Nonostante il via vai continuo di bambini, genitori e utenti manca la sorveglianza, la cura dei locali e della sicurezza. «Circa un mese fa sono caduti dei calcinacci dall’arco che sovrasta l’ingresso principale dell’istituto – racconta Cristiana, che ogni giorno accompagna suo figlio all’asilo – e ancora non si è fatto nulla per risolvere la situazione. L’ingresso è stato chiuso e i bambini sono costretti ad entrare dal portone laterale di via San Ciro. Anche qui la situazione non è delle migliori: la vetrata presenta grandi lesioni ed è pericoloso passarvi accanto. Abbiamo segnalato già da tempo la situazione alle autorità competenti ma fino ad ora niente è cambiato». Totalmente abbandonata è anche la chiesa appartenente al complesso monumentale. Lo scorso anno è nato il «Comitato Equense pro istituto Santissima Trinità» con l’obiettivo di riportare la chiesa al suo antico splendore, oltre che di impedire ulteriori violazioni di legge sulla conservazione e l’uso del bene archeologico, storico e architettonico. Si tratta di un patrimonio appartenente allo Stato, in possesso dell’istituto e in affido all’amministrazione comunale di Vico Equense. La costruzione della chiesa risale al 1676 e fu contemporanea a quella del monastero femminile; fu completata nel 1693 e consacrata dal vescovo Paolino Pace. E’ chiusa al pubblico dal 1980, a seguito del sisma del 23 novembre. Dopo il terremoto, infatti, la commissione tecnica comunale, incaricata di controllarne l’agibilità, rilevò una lesione lungo tutta la navata centrale e altre in prossimità dell’ingresso. Adesso è abbandonata. Meno di un mese fa intonaco e calcinacci si sono staccati dalla sua parete esterna provocando una situazione di pericolo per i passanti, oltre che di degrado. Nel frattempo l’iter parlamentare di acquisizione dell’istituto al patrimonio della città di Vico Equense è ancora in stand-by e gli amministratori locali si augurano che non venga nominato un commissario liquidatore per l’ente seicentesco.
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