martedì 13 ottobre 2015

L’arte tipografica a Vico Equense

Il Sindaco Benedetto Migliaccio e il Professor Marco Santoro
Inaugurata la mostra bibliografica dedicata alle opere di Giambattista Della Porta. Nel 1586 fu stampato il “De humana physiognomonia” 

Vico Equense - Aperta al pubblico, alla Santissima Trinità e Paradiso, una mostra bibliografica di edizioni cinque-seicentesche riservata alle opere di Giambattista Della Porta, allestita dall’Architetto Valentina Autiero. A quattrocento anni dalla sua scomparsa (1615 – 2015) è cominciato, oggi, un importante convegno internazionale per commemorare questo illustre personaggio del nostro panorama letterario e scientifico. Il simposio, organizzato dall’Amministrazione comunale del Sindaco Benedetto Migliaccio in collaborazione con l’ Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale, patrocinato dalle Università partenopee e altre importanti Istituzioni, finirà sabato 17 ottobre. Cinque giorni di studi con relazioni di trentadue studiosi, provenienti da Baltimora, Barcellona, Chieti, Roma, Ottawa, Parigi. Della Porta nacque a Vico
Benedetto Migliaccio, Beniamino Russo,
Marco Santoro e Pierpaolo de Gennaro
Equense nel 1535 da una famiglia di Arola e, stando a quello che si dice delle origini dei cognomi, i “Della Porta” sono un cognome avente, un primo ceppo proprio qui in Campania. Avrebbe attinenza con l’entrare, o un confine o un punto d’ingresso. Si pensa che la famiglia di appartenenza risalisse fino ad Annibale. Il padre fu al servizio dell’imperatore Carlo V che gli assicurò mezzi per dare al figlio un’istruzione di ottimo livello accerchiandolo di personalità e professori di grande prestigio. Il suo fu uno studio vivo, senza mai frequentare l’Università. Fu un intelletto curioso e di grande ingegno, precoce, a tal punto da scrivere la sua prima opera all’età di quindici anni. Grande fortuna fu di avere intorno una cerchia d’intellettuali, scienziati e filosofi di grande rilievo con i quali si confrontava. Nel 1586 fu stampato a Vico Equense il più famoso trattato di fisiognomica, il “De humana physiognomonia” di Della Porta, uno dei capolavori dell’arte tipografica.
 
Due anni prima, nel 1584, si era diffusa a Vico Equense l’arte tipografica grazie all’iniziativa del Vescovo Paolo Regio, destinato a svolgere qui la sua attività religiosa, letteraria e tipografica dal 1593 al 1607. “Monsignor Paolo Regio, - ha rilevato il Sindaco Benedetto Migliaccio - Vescovo tra i più illustri dell’antica diocesi equense, al cui illuminato ministerio si deve lo straordinario fermento editoriale degli ultimi decenni del XVI secolo che fece della nostra città la sede di stamperie che realizzarono capolavori editoriali oggi tra i più ricercati, tra cui eccelle per fascino proprio il “de Humana Physiognomonia” di Della Porta.” Paolo Regio nel 1582 fu ordinato sacerdote e nominato Vescovo di Vico Equense nel 1583 fino al 1607 e ivi promosse la diffusione dell’arte tipografica dal 1584 al 1599, invitando i più noti tipografi napoletani del tempo, promuovendo la pubblicazione di circa cinquanta opere di noti autori.

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