martedì 15 maggio 2018

Caduta in casa, era rimasta immobilizzata per 48 ore

Fonte: Francesca Mari da Il Mattino

È tornata ieri a scuola dai suoi alunni eroi la 64enne Antonella Russo, l'insegnante disabile di Italiano dell'istituto Tecnico «Ernesto Cesaro -Vesevus», in via Alessandro Volta, che giovedì scorso dopo essere rimasta a terra immobile per 48 ore a causa di una caduta in casa, è stata soccorsa e salvata grazie all'intervento dei suoi allievi della classe quinta A. Non vedendo a scuola per due pomi proprio quella prof sempre presente e puntuale, infatti, i ragazzi si sono preoccupati ed hanno subito allertato gli altri docenti ed alcuni vicini di casa della donna che con i carabinieri e il 118 sono subito intervenuti per liberarla da quella paralisi. Se non fosse stato per loro chissà quanto tempo l'insegnante sarebbe rimasta in quello stato cosa sarebbe accaduto. «Sono molto svegli e con un grande cuore», ha dichiarato commossa la professoressa, riferendosi a quegli studenti con cui ha da sempre un rapporto esclusivo e che le hanno salvato la vita. La donna, affetta da emiparesi al lato destro del corpo, martedì sera, per cause ancora da accertare, è caduta nella cucina del suo appartamento a Vico Equense, dove vive da sola ed è rimasta immobilizzata per molte ore. Mercoledì mattina gli alunni della quinta A (Afm ex ragioneria) si sono meravigliati e preoccupati, non solo perché la loro insegnante non aveva mai mancato una lezione, ma soprattutto perché si era assentata senza avvisare nessuno. Giovedì mattina, vista nuovamente l'assenza della docente nell'ora di Italiano, i ragazzi hanno deciso di agire. Hanno avvisato la presidenza della scuola e il professore Antonio Piscicelli che ha subito chiamato i carabinieri di Vico Equense, raccontando che la collega da giorni non rispondeva al telefono e poi si è diretto verso Vico per verificare di persona la situazione.
 
Nell'attesa che il professore portasse notizie, gli allievi hanno deciso di telefonare anche ai titolari della pizzeria «Mordi e fuggi» che si trova proprio di fronte alla casa della loro insediante. «Visto che abbiamo con lei un rapporto di confidenza- ha raccontato Alfonso Cirillo, uno degli alunni- lei ci aveva più volte parlato di questa pizzeria in cui si recava spesso, così abbiamo avuto l'idea di telefonare». E la chiamata alla pizzeria è stata risolutiva. Il titolare è corso a controllare: la porta di cucina della casa della docente, che era accostata, è riuscito ad entrare e a trovare la donna riversa sul pavimento, ma cosciente, che non riusciva a rialzarsi. Poi sono accorsi anche i vicini e gli operatori del 118 che hanno sollevato la donna e l'hanno medicata in casa; quindi i carabinieri che hanno accertato che tutto si fosse risolto. Alle 12.30 circa è arrivato anche il professore Piscicelli, già tranquillizzato dai carabinieri. «L'ho trovata bene- ha detto- in piedi sulle sue gambe, soltanto molto affamata. Poi abbiamo chiamato i ragazzi a scuola e tutti abbiamo festeggiato il lieto fine». «Abbiamo provato una gioia immensa - ricorda l'alunna Martina Falanga - quando abbiamo sentito la voce della prof che stava bene e ci ringraziava. Lei per noi è una mamma: spesso non ha paura di aprirsi con noi e anche di commuoversi, piangere e mostrarci le sue fragilità. Una volta, spiegandoci la biografia di Ungaretti, ha pianto trovando delle analogie con la sua storia. Sentiamo di volerla proteggere». Ieri mattina la professoressa Russo non aveva lezione in quinta A, ma quando ha incontrato tra i corridoi i suoi ragazzi non ha trattenuto l'emozione, Donna decisa e determinata: «Non ero agonizzante - ha detto- solo in difficoltà, immobilizzata. Ora va tutto bene». «Sono orgogliosa del gesto dei nostri ragazzi - ha detto la preside Rita Iervolino- che hanno dimostrato di essere ragazzi per bene e non i violenti o bulli di cui si parla sempre oggi. Un caso nazionale, il nostro, rispetto alle storie di violenza contro i professori, il cyberbullismo ed anche la microcrimìnalità. Onore a loro ma anche alla scuola che dimostra di aver fatto un buon lavoro ottenendo un’ottima risposta».

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