giovedì 9 dicembre 2021
Penisola sorrentina. Turismo: se non apri un tavolo non sei nessuno
In penisola sorrentina si discute della necessità di istituire un tavolo per rilanciare il turismo in crisi, che coinvolga commercianti, assessori e strutture ricettive. Sarò scettico, ma le task force e le cabine di regia le ho sempre trovate inutili, producono tanto fumo e poco arrosto. Nell’Italia dei tavoli, che si fanno un po’ per tutto, questo, almeno nelle intenzioni dei proponenti, dovrebbe condividere strategie, pianificare iniziative e discutere delle difficoltà che si avvertono nel settore turistico, e sarebbe composto da operatori turistici extralberghieri, commercianti e assessori comunali al turismo. Ecco, il “simbolo”, la panacea. Che il più delle volte nasconde l’impotenza politica, punto e basta. La penso così, con rare eccezioni. Talmente saltuarie che nemmeno le ricordo. Ma quando mi rimbalzano davanti decine di annunci e proclami sull’apertura di tavoli su tavoli mi irrito. Mi infastidiscono le facce compiaciute di chi crede di aver comunicato di “aver fatto qualcosa”. Comunque l’idea è stata formulata da una serie di sigle ai municipi della Costiera. Il tavolo di confronto proposto dovrebbe essere costituito dagli assessori al turismo dei Comuni della Penisola Sorrentina e dai rappresentanti delle principali associazioni della filiera turistica. "Tale "strumento" - scrivono i proponenti - consentirebbe una azione continua e metodologica per definire, attraverso incontri periodici e calendarizzati, una strategia coordinata sul nostro territorio per definire iniziative, valutare proposte, organizzare eventi, evitare sovrapposizioni, informare e coinvolgere gli operatori del settore, affrontare in modo condiviso le priorità del territorio, sviluppare una strategia di marketing territoriale che tenga conto delle specifiche strategie messe in campo dai singoli Comuni."
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