Vico Equense - Sguardi attenti e occhi lucidi. Gli alunni dell’istituto alberghiero “De Gennaro” di Vico Equense hanno ascoltato con interesse e commozione le parole del direttore del Mattino Federico Monga e del vice capo redattore Marilicia Salvia che hanno ricordato Giancarlo Siani in occasione di un evento dedicato al giornalista ucciso dalla camorra a soli 26 anni. Un incontro nato dall’idea del direttore di regalare alla scuola le copie del libro “Per Giancarlo Siani”, realizzato dal Mattino: 500 volumi consegnati a tutti gli studenti del triennio dell’istituto di Vico Equense. Presenti all’iniziativa anche il preside dell’alberghiero Salvador Tufano, la vicepreside Paola Apuzzo, il sindaco di Vico Equense Peppe Aiello, il comandante della compagnia dei carabinieri di Sorrento Maggiore Ivan Iannucci, il tenente Michele Scarati, la giornalista Ilenia De Rosa. E’ intervenuto nel corso dell’incontro Antonino Pane, che è stato redattore capo del Mattino nonché amico di Giancarlo Siani. «Non potrò mai dimenticare la sera in cui in redazione giunse la notizia dell’uccisione di Giancarlo – racconta Pane – Potevamo decidere di fermarci e non far uscire il giornale il giorno successivo, ma scegliemmo di raccontare, nonostante il momento doloroso e difficile. Benché con occhi pieni di lacrime e mani tremolanti, scrivemmo pezzi a quattro mani: uno dettava, l’altro batteva sulla macchina da scrivere. E’ stato un momento che ha segnato le nostre vite». E non solo.
«Quell’episodio drammatico ha generato una spaccatura dividendo il nostro modo di fare giornalismo in due grandi fasi: quella prima della morte di Giancarlo e quella dopo. Una piena di entusiasmo e passione, l’altra piena di rabbia e voglia di denunciare» commenta Marilicia Salvia, che ha lavorato insieme a Giancarlo Siani ai tempi della redazione del Mattino a Castellammare. «Il libro che abbiamo pubblicato quest’anno vuole essere un tributo al lavoro e al sacrificio di Siani ma anche un riconoscimento al dovere di cercare sempre la verità e di combattere la criminalità organizzata - sottolinea il direttore Monga – Siamo lieti di regalarlo agli studenti e di continuare a ricordare Giancarlo. L’idea di questo incontro è nata dopo una polemica generata da qualcuno che ha avuto da ridire sull’intitolazione della piazza di Vico Equense a Siani. Ma non voglio soffermarmi e preferisco andare oltre: oggi è un momento per ricordare la storia di Giancarlo Siani e ribadire l’importanza della presenza di simboli di legalità».
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