Vico Equense - Restituito il quadro del ‘500 sparito da Vico Equense 42 anni fa e ritrovato dai Carabinieri. La consegna della pala d’altare è avvenuta questa mattina da parte del Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, Tenente Massimiliano Croce, alla Diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, nella persona di Gennaro Perrella, Padre superiore del Santuario. All’evento erano presenti altre Autorità locali. La preziosa opera d’arte fu trafugata dalla chiesa di Santa Maria del Toro il 28 aprile 1979. Si tratta di un dipinto ad olio su tavola e datato 1555, raffigurante la Madonna delle Grazie tra i Santi Michele Arcangelo ed Antonio di Padova che si inserisce nella produzione manieristica napoletana e si può assegnare ad un artista della cerchia di Pietro Negroni (1505 -1567), pittore calabrese operante a Napoli. Il recupero del quadro è stato possibile poiché dopo il furto e la successiva denuncia, sporta dal superiore dell’epoca Padre Generoso Tarantino dei Carmelitani, una sua foto fu inserita nella banca dati dei carabinieri del nucleo tutela beni culturali. L’opera, messa all’incanto da una nota casa d’aste, è stata individuata e recuperata dal Nucleo TPC di Napoli, le cui attività investigative sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, nell’ambito di una specifica attività di contrasto alla commercializzazione di opere d’arte rubate. La consegna dell’opera avvalora l’importanza della collaborazione fra l’Arma dei Carabinieri e gli Enti ecclesiastici, sviluppata anche attraverso la divulgazione della pubblicazione “Linee Guida per la Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata nel 2014 nell’ambito della collaborazione tra il Ministero della Cultura, l’Arma dei Carabinieri e la Conferenza Episcopale Italiana, che concilia le esigenze di protezione dei beni ecclesiastici, colpiti spesso da azioni criminose, e quelle devozionali.
"Non dovete ringraziarci, siamo sempre ben felici di restituire un'opera d'arte. Vorrei sottolineare l'importanza di catalogare i beni delle nostre comunità, faccio un appello a voi tutti: è necessario un piccolo impegno da parte vostra, solo attraverso una descrizione del bene e una rappresentazione degli stessi per noi sarà possibile un ritrovamento in caso di furto", sono state le parole del Tenente dei Carabinieri Massimiliano Croce. "Siamo una società che sogna poco, in questo momento di gioia grande, proviamo insieme a sognare un mondo più attento ai suoi beni, alle sue opere. Ma come si realizzano i sogni? Con ostinazione, ricercando il bene, il bello, un futuro migliore. Si realizzano assumendosi la propria responsabilità, credendo che è possibile riparare, raddrizzare, cercando una via giusta", ha concluso Monsignor Francesco Alfano.
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