mercoledì 14 settembre 2022

Biancamaria Balzano "Voto utile al terzo polo per far contare la Penisola"

da Agorà

Meta - Sono una cittadina metese, mamma di un giovane uomo, Domenico, avvocato civilista ed assessore al Comune di Meta con deleghe al contenzioso, alle attività produttive, alla cultura, alle pari opportunità e ai grandi eventi. Si presenta "semplicemente" cosi Biancamaria Balzano, candidata per la coalizione con Calenda ed Italia Viva nel collegio uninominale che va da Torre del Greco a Capri e nel collegio plurinominale che comprende l'area sud della provincia ed anche la penisola sorrentina. Ma oltre ad essere uno stimatissimo avvocato, va detto che dal 99 e per quasi un decennio è stato professore a contratto presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università Federico I, cattedra di Economia Politica; che ha firmato diverse pubblicazioni e che il suo ruolo all’ interno dell'amministrazione comunale metese, guidata dal sindaco Giuseppe Tito, ha dato importanti risultati per ognuna delle cariche assegnatele. In penisola sorrentina è nota ai più come l'Assessore alla Cultura, probabilmente per il merito che ha avuto di accendere, sul suo paese, l'interesse di scrittori, artisti e di quanti operano nel settore culturale. Da fanalino di coda della costiera a salotto in grado di dare e mostrarsi al meglio. Basti pensare alla mostra in onore della Madonna del Lauro, curata da Andrea Fienga, inaugurata lo scorso 20 agosto. Un progetto importante che, come lei stessa ha dichiarato, "E un intreccio di amore e bellezza, testimonianza e simbolo della nostra devozione e della nostra appartenenza". Il suo prolifico assessorato, che inizia nel 2014 e che si è caratterizzato soprattutto per una reale capacità di ascolto resa alle varie realtà territoriali, ha scritto pagine importanti di una Meta che è cresciuta contestualmente al lavoro e all'impegno dell'intera squadra amministrativa.


 

Cosa ha significato per lei entrare nella vita politica della "sua Meta"? Ha avuto sicuramente un'importanza notevole, perché ha concretizzato il mio impegno civile all'interno della mia comunità. L'entusiasmo, in questi 8 anni è aumentato in maniera esponenziale, soprattutto per risultati importanti che con la mia squadra siamo riusciti a raggiungere. Quali le visioni che l'hanno convinta a candidarsi per la coalizione con Calenda ed Italia Viva? Questo è un momento in cui l'Italia certa mente non aveva bisogno di una campagna elettorale: avremmo preferito che Mario Draghi, Presidente del Consiglio, continuasse a lavorare fino a maggio del prossimo anno. Personalmente, a convincermi ad accettare la candidatura, è stato l'amore che nutro per il mio territorio, di cui mi ritengo parte integrante e la possibilità di rappresentare una possibilità per i Comuni del distretto in cui sarà possibile votarmi. Della Coalizione Calenda e Italia viva mi ha convinta la loro visione liberale. Credo che oggi il terzo polo si ponga tra la destra e la sinistra come polo centrista, liberale, riformista e con una visione che non coinvolga soltanto il breve, ma anche il lungo periodo. Lei è pronta per farsi portavoce delle esigenze e delle criticità del territorio? Si, certamente. Ed è stato proprio questo il motivo che mi ha spinto ad accettare questa sfida per il nostro territorio. II mio, ancora una volta, sarà un approccio dedito all'ascolto, pur già consapevole delle reali esigenze della penisola sorrentina e dei Comuni limitrofi. In questi giorni ho già avuto modo di vivere importanti momenti di incontro con cittadini, operatori dei vari settori turistici, associazioni. Abbiamo grandi aspettative dalla politica centrale e l'occasione di creare "un ponte" tra noi e la politica centrale, certamente non deve essere sprecata. Quale la sua opinione sul tanto discusso reddito di cittadinanza? Il reddito cittadinanza non è sbagliato, perché aiuta chi è in difficoltà. E aiutare chi è in difficoltà è un dovere dello Stato ed è giusto che ci siano gli strumenti per combattere la povertà. E però altrettanto vero che per combattere la povertà non è sufficiente limitarsi ad offrire un sussidio. La maggior parte delle persone ha voglia di lavorare ed è quindi necessario impegnarsi in una battaglia sui contratti di lavoro, bisogna combattere il lavoro sommerso, studiare sistemi affinchè la domanda e l'offerta si incontrino. Non si può far passare l'idea che si può vivere senza lavorare perchè c'è qualcuno che se ne occupa. Ciò ricade inevitabilmente sulla collettività tutta. Quale il messaggio che vuole inviare agli elettori? Innanzitutto l'importanza di recarsi a votare il giorno 25 settembre perché, come sempre dico anche riferendomi alle lezioni passate, importante che non si vada a governare con il voto di un altro, ma con il voto consapevole di ognuno di noi! Il mio invito è poi quello di essere partecipi alla scelta dei candidati che ci governeranno a livello centrale, di scegliere poi di votare per il terzo polo e di appoggiare la mia candidatura come unico candidato nel collegio della penisola sorrentina, in modo da poter creare una filiera, essendo già presenti a li vello comunale e a livello metropolitano, attraverso l'agire fattivo e concreto di Giuseppe Tito, con l'obiettivo di raggiungere la politica centrale. Queste elezioni rappresentano il primo mattoncino di quello che potrà essere un muro solido, di collegamento ed interlocuzione con i vertici nazionali: la grandezza e la solidità di questo mattoncino, dipenderanno dal sostegno degli elettori che sono certa comprenderanno la preziosa opportunità che ci viene offerta.

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