venerdì 16 settembre 2022

Elezioni 25 settembre. Patriarca ai giovani: «Votare è importante»

La capogruppo di Fi in Regione è candidata nel collegio alla Camera: «Dobbiamo impegnarci per far esprimere le nostre idee attraverso il voto» 

di Vincenzo Lamberti da Metropolis 

Annarita Patriarca, sono gli ultimi giorni di campagna elettorale. Che impressione si è fatta di quello che sta accadendo e che richieste arrivano dai cittadini? “Il Paese vive una condizione di difficoltà dovuta agli effetti della pandemia e ai riflessi economici della guerra in Ucraina che, purtroppo, non si esaurirà nel giro di qualche settimana. E’ fondamentale aiutare subito le famiglie e le imprese penalizzate dall'aumento generalizzato del costo della vita. In particolare, dall'incremento dei costi per l'energia elettrica e per il gas. Questa è la richiesta più impellente che ricevo nei miei incontri coi cittadini”. Il Governo ha varato il Dl aiuti e la Regione un piano da 400 milioni per famiglie e imprese. Sono fondi sufficienti? “Tutte le Regioni si sono attivate per offrire un supporto economico integrativo a quanto già previsto dal di Aiuti. Dalla Regione Campania ci saremmo aspettati però un contributo, in termini finanziari, molto più sostanzioso rispetto ai 400 milioni annunciati. Sarebbe stato più utile per tutti drenare altre risorse, che pure ci sono, per allargare la platea degli aiuti. Bisognerà, a questo punto, attivarsi con il prossimo governo di centrodestra per liberare nuove risorse".


 

Lei ha lanciato nei giorni scorsi un appello sul superbonus. Ritiene che siamo sulla via della soluzione? “Lo sblocco dei crediti, più volte richiesto da Forza Italia e dal nostro presidente, Silvio Berlusconi, è un primo passo perché consente alle imprese di poter tenere aperti i cantieri. Sarebbe strategico però continuare a finanziare questi strumenti non solo per sostenere la ripresa del comparto edilizio, che da solo vale il 5% del nostro Pil, ma anche per migliorare l'efficienza energetica e la sicurezza del nostro patrimonio immobiliare”. Si profila un autunno caldo, fatto di aumenti del costo della vita, di bollette salate. Cosa si può fare per venire incontro alle famiglie e alle imprese? “La spirale inflattiva ha fatto aumentare notevolmente il costo della vita a fronte di un livello salariale rimasto sostanzialmente uguale. Il che significa che le famiglie spendono più di quanto guadagnano e sono costrette a indebitarsi con tutti i rischi che ne derivano. La prima cosa da fare è ridurre il carico fiscale diretto e indiretto, quindi intervenendo pure sui costi del lavoro che oggi rappresentano un fardello tanto per i dipendenti quanto per le imprese. Penso poi alla rottamazione delle cartelle esattoriali e una agevolazione per il pagamento delle bollette sia per le famiglie che per le imprese. Non è possibile pensare che un consumatore sostenga un incremento del 500% dei costi per l'energia elettrica”. Lei ha fatto proprio ieri un incontro coi giovani a Castellammare. Ritiene che siano così distanti dalla politica? Come fare per convincerli? “La politica ha bisogno dei giovani, e i giovani devono guardare alla politica senza pregiudizi. Chi ha un ruolo pubblico ha il dovere di aprire il dialogo e di responsabilizzare all'impegno pubblico le nuove generazioni non solo frequentando le piazze virtuali dei social ma incontrandosi di persona, stringendosi la mano e parlandosi senza la barriera dello schermo. L'estinzione delle sezioni di partito, intese come luoghi di confronto e di crescita, non può rappresentare l'alibi per smettere di coltivare il rapporto coi giovani”. Il partito del non voto è il primo in Italia. Questo rischia di destabilizzare chiunque dovesse vincere. Cose si ricrea un clima di fiducia? “La protesta non può manifestarsi nel non voto. Altrimenti l'unico effetto che si ottiene è demandare ad altri scelte che toccherebbero a noi. Certo c'è un clima di sfiducia alimentata anche dalle false promesse di rinnovamento che alcuni urlatori hanno predicato, salvo poi rivelarsi del tutto inadatti al complesso lavoro che c'è dietro e dentro la politica. Dobbiamo per questo recuperare la fiducia delle persone e rimettere al centro della politica la competenza, la formazione, la preparazione e la capacità di proporre soluzioni adeguate ai problemi e ai tempi”.

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