mercoledì 4 settembre 2024

Vico Equense. Torneo Fritz Dennerlein, Sergio Colella “Complimenti ad Andrea Scotti Galletta e a Simone Mulazzani per aver dato continuità ad un evento sportivo che esalta la bellezza del nostro territorio”

Sergio Colella e Francesco Condemi
Francesco Condemi riceve la calottina d'oro

Vico Equense - "E' davvero affascinante poter rivedere la pallanuoto a mare in uno splendido scenario come quello di Vico Equense." A dirlo è Sergio Colella, consigliere delegato allo Sport, Giovani ed Eventi della Città Metropolitana di Napoli. Da oggi a venerdì torna a Vico Equense il torneo Fritz Dennerlein, nel nome del compianto campione e allenatore di nuoto e pallanuoto. Tre giorni di partite nello scenario della Marina di Vico dove si terranno sfide tra squadre nazionali e internazionali. Deakker Bologna, Posillipo, Roma Vis Nova e Olympic Roma scenderanno in acqua per contendersi il trofeo. Le stesse acque che videro allenarsi Dennerlein nel dopoguerra: allora non c'erano piscine, la stagione agonistica si svolgeva a mare e quando non erano a Napoli, lui e il fratello si allenavano nel tratto di acqua tra la marina di Vico e lo scoglio dei Tre Fratelli. "Complimenti ad Andrea Scotti Galletta e a Simone Mulazzani per aver dato continuità ad un evento sportivo che esalta la bellezza del nostro territorio, valorizza l'amore per il mare, richiama gli anni gloriosi della waterpolo, traccia la strada in direzione di Napoli capitale europea dello sport 2026", spiega l'esponente di Palazzo Matteotti, "perché il Torneo Fritz Dennerlein è una manifestazione inserita nel palinsesto del prossimo biennio. Originale l'idea di assegnare la Calottina d'oro al siciliano Francesco "Ciccio" Condemi, protagonista alle recenti Olimpiadi di Parigi nei quarti di finale contro l'Ungheria", tiene a precisare Colella. "Impossibile disperdere l'insegnamento e l'eredità morale di un grande campione come Fritz Dennerlein, instancabile ispiratore delle giovani generazioni nel solco della tradizione", conclude Colella.

 

La lezione di Fritz Dennerlein, a trentadue anni dalla sua morte (3 ottobre del '92) dopo un incidente stradale, è ancora viva. Formidabile nuotatore e pallanuotista, il tedesco di Portici fu poi l'allenatore dei 4 scudetti e della Coppa Campioni della Canottieri Napoli. Fritz non si limitò all'aspetto sportivo e tecnico. Volle portare in giro per l'Europa i suoi ragazzi – alcuni diventati poi ottimi allenatori: Enzo D'Angelo, Paolo De Crescenzo, Mario Scotti Galletta e Mario Vivace - per migliorarli anche culturalmente. D'altra parte, Dennerlein era poliglotta. Parlava fluentemente tedesco e inglese, studi a Yale e amici in tutto il mondo. Dennerlein era per tutti il Maestro, proprio perché aveva consentito alla pallanuoto di compiere uno scatto culturale. Dallo sport aveva ricevuto tutto, anche il conforto nel momento più drammatico della sua vita: nell'81 Fritz e la moglie Gigliola persero la figlia tredicenne Veronica a causa di un male incurabile. Diventato ct della Nazionale, Dennerlein conquistò l'argento ai Mondiali dell'86 a Madrid, perdendo negli ultimi istanti dell'ottavo tempo supplementare la finale contro la Jugoslavia. Il portiere dell’Italia era Paolo Trapanese, uno degli ultimi grandi allievi di Fritz.

Nessun commento: