giovedì 10 aprile 2008
Lite al parcheggio, un accoltellato grave
Vico Equense - Un arresto per tentato omicidio ed un ricoverato in prognosi riservata sono il risultato di una lite scaturita per futili motivi tra un parcheggiatore e l’autista di un pulman nell’area parking dell’agenzia turistica Curreri. Ferito alla gola con un coltello da macellaio il conducente è stato trasportato all’ospedale “De Luca e Rossano” di Vico Equense e ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Gravi le sue condizioni, probabile il trasferimento in un centro clinico di Napoli per una delicata operazione. Tutto è avvenuto ieri mattina, intorno alle 11 e 30, quando Luigi Esposito, 62enne di Sant’Agnello, incrocia nel terminal dei bus turistici situato nelle immediate vicinanze del ponte di Seiano, Antonio Ferraro, 35 anni di Meta di Sorrento, intento a parcheggiare la propria auto prima di prendere servizio. I due si conoscevano bene, Luigi Esposito da tempo arrotondava accudendo la sosta dei pulman e dei veicoli appartenenti al personale dell’agenzia turistica. Da mesi con Antonio Ferraro era in atto una sceneggiata fatta di stupidi e banali alterchi, tra i quali i mancati auguri per le festività natalizie, che originavano battute fuori luogo. Ieri mattina l’epilogo. Antonio Ferraro era appena giunto al terminal e stava parcheggiando l’auto quando è stato improvvisamente richiamato dal parcheggiatore che lo avrebbe ripreso per l’errato modo in cui stava sostando. Forse una risposta secca, sgarbata, da parte dell’autista, fatto sta che Luigi Esposito viene colto da un improvviso raptus di follia, estrae dalla propria auto un coltello da macellaio con lama da 20 centimetri e si dirige verso Antonio Ferraro. Lo aggredisce e glielo ficca in gola, poi si dà alla fuga. La vittima nonostante la grande quantità di sangue perso non perde conoscenza e riesce a rifugiarsi in macchina dove riverso si abbandona. Lo trova poco dopo un collega che lo trasporta al pronto soccorso del vicino ospedale di Vico Equense, da quì l’allarme ai carabinieri. Sul luogo dell’aggressione giungono i militari del’Arma della stazione di Vico Equense diretti dal maresciallo Antonio Lezzi e coordinati dal capitano Federico Scarabello della compagnia di Sorrento. Vengono visionati i filmati delle telecamere a circuito chiuso, poi c’è la testimonianza del soccorritore che ha raccolto le ultime parole della vittima prima di perdere i sensi. Il parcheggiatore è inchiodato. I carabinieri si dirigono a Sant’Agnello dove nel frattempo Luigi Esposito si era rifugiato. Perquisiscono l’abitazione, in casa c’è un parente dell’aggressore all’oscuro di tutto, poi scovano anche lui che si consegna ai militari dell’Arma ed il coltello da macellaio prima perfettamente ripulito dal sangue della vittima ed in seguito occultato in carta da giornale e gettato in un cestino. Luigi Esposito non trova scusanti, racconta di essere stato spintonato ma conferma la banalità del litigio, i carabinieri lo ammanettano e lo trasferiscono nelle carceri di Poggioreale con l’accusa di tentato omicidio e porto illegale di arma bianca. Antonio Ferraro invece è sempre in prognosi riservata, i sanitari gli hanno riscontrato una profonda ferita da punta e taglio alla regione cervicale con sospetta lesione di organi interni. (Vincenzo Maresca)
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