sabato 27 dicembre 2008

Un bacino di carenaggio per i cantieri di Castellammare di Stabia

La finanziaria regionale per realizzare grandi opere per lo sviluppo delle città. E’ l’auspicio del capogruppo di Sinistra Democratica in Consiglio Regionale Tonino Scala.

Regione Campania - “ Nella legge finanziaria regionale a cui stiamo lavorando in queste ore- commenta il consigliere Scala – è stata fermamente espressa la volontà di voler spendere le reinvenienze del programma Agenda 2000. Investendo così in progetti per le grandi città. Nella città di Castellammare così come fermamente espresso dallo stesso Presidente della Regione, Antonio Bassolino, nel corso di un‘audizione in Commissione Fondi Europei, si potrebbe, con l’impegno di tutti, giungere alla realizzazione di un bacino di carenaggio per i cantieri. I cantieri navali di Castellammare di Stabia – prosegue lo stabiese Tonino Scala - rappresentano, infatti, una realtà imprescindibile nel panorama economico locale e nell’ambito della cantieristica campana nel suo complesso. Per la storia, per le tradizioni e per le professionalità che lo stabilimento di Piazza Amendola esprime ma, soprattutto di fronte alla crescente domanda mondiale della navalmeccanica, di fronte alla scelta della Regione Campania di istituire, sul territorio che va da Castellammare di Stabia fino a Torre Annunziata, un Distretto produttivo della Nautica e del Materferro, che ha tra le sue finalità principali il rafforzamento ed il rilancio del settore attraverso una strategia di intervento che premi e valorizzi la specializzazione e concentrazione distrettuale, occorre un impegno concreto per la realizzazione di un bacino di carenaggio, che consenta alla Fincantieri di Castellammare di Stabia di operare sulle grandi navi sempre più presenti nella produzione nazionale, aprendo grandi prospettive al territorio in termini economici e soprattutto occupazionali. Da questa riflessione l’idea di usufruire dei fondi POR per provvedere alla realizzazione di questa infrastruttura all’interno dello stabilimento stabiese. Una scelta – conclude Scala – che permetterebbe così al territorio di giocare un ruolo da protagonista nell’economia nazionale e internazionale”.

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