martedì 23 dicembre 2008

Virgilio Panarese. I cinque sensi delle ciliege

Vico Equense - Ha la struttura varia e molteplice di un bosco narrativo in progress questo "I cinque sensi delle ciliegie”, Edizioni Volpicelli, pp. 116, euro 10, l´esordio letterario di Virgilio Panarese, ventiseienne scrittore di Vico Equense. La storia, che attraversa questo romanzo in forma di racconti, pone al centro della narrazione Kappa ed Ipsilon che cercano se stessi al di là delle apparenze tra Roma e Berlino dove viaggiano in compagnia di Giulia, del dottore Mongolfiera e di altri personaggi solo a prima vista non reali. In questo cercare di dare forma ai sogni i due ragazzi s´incontrano e scoprono che lo stare insieme è avere anche la possibilità di non pensare. Ma la strada per non fermarsi ad una realtà virtuale passa per "la mente di ognuno di noi dove è contenuto tutto quello che serve per non smettere di sentire quella strana sensazione di piacere che si avvertiva da bambini prima di addormentarsi". In una serie di andirivieni mentali; di viaggi in un´altra parte di sé stessi, di dialoghi con i cinque sensi delle ciliegie, i ragazzi passano per la propria infanzia, la realtà propria ed altrui, cercando attraverso il sesto senso della fantasia un approdo che gli restituisca nella realtà il proprio mondo. Il testo di Panarese è interessante, non solo per la forma narrativa ibrida in cui si concreta o per le sue tematiche psichedeliche, ma, soprattutto, perché il mondo della generazione X ci viene raccontato autenticamente da un suo protagonista senza che scrittori più adulti - e più furbi - possano disegnarne uno fittizio da dare in pasto ai già confusi giovani lettori. (Vincenzo Aiello)

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie delle belle parole e dell'articolo...

per chi fosse interessato a leggere qualche racconto breve virgilio panarese

ciao a tutti Virgilio