venerdì 11 aprile 2008

L’ira di Velardi

Cassonetti rovesciati per protesta in via Toledo. Una provocazione dei disoccupati, a cui segue la rabbia dei commercianti: «Abbiamo chiamato polizia e carabinieri, ma non è arrivato nessuno». E l´assessore regionale al Turismo, Claudio Velardi, che si trova al centro della rivolta e in una città paralizzata, prima sposta i cassonetti e poi scrive via Internet a questore e comandante dei carabinieri. L´allarme scatta ieri pomeriggio, alle 18,30. Un gruppo di disoccupati, in via Toledo, tra via Pellegrini e piazza Dante, rovescia quattro cassonetti al centro della strada e poi si sposta in via Vespucci, dove blocca il traffico. Una cinquantina di donne del gruppo ‘Banchi nuovi´, occupano la sede dei Monopoli di Stato e impediscono l´estrazione del lotto. Un altro gruppo blocca la stazione di Acerra (coinvolti due treni regionali ed un espresso per Milano). Città di nuovo in crisi, dopo il corteo dei commercianti di Posillipo della mattina. A protestare sono i disoccupati. Denunciano il blocco dei fondi per il finanziamento del progetto I.so.la, promosso dall´assessorato regionale alla Formazione, con il ministero del Lavoro, la Provincia ed il Comune di Napoli, diretto a sostenere l´inserimento di disoccupati nel mondo del lavoro. Ma la protesta dei disoccupati diventa rivolta generale. «Sono le 19. Sotto il portone di casa mia, proprio allo Spirito Santo, vi sono non più di una decina di manifestanti con uno striscione. Alcuni di loro vanno verso via dei Pellegrini, prendono tre, quattro cassonetti e li ribaltano per strada - racconta nel suo blog l´assessore regionale al Turismo, Claudio Velardi - Nessuno dice niente, qualcuno abbassa la saracinesca del negozio. Mia moglie chiama prima il 112, poi il 113. Passa una volante della polizia, gira verso via Cisterna dell´Olio e scompare. Il traffico è bloccato, in questa specie di imbuto cittadino. Come è possibile che si consenta tutto questo, mi permetterei di chiedere alle forze dell´ordine. Domanda a cui fa eco la voce dei commercianti. «Sono arrivate solo due vigilesse, che erano in piazza del Gesù - dice Renato Tarallo - Per il resto abbiamo raccolto l´immondizia da soli: noi commercianti e l´assessore Velardi. Ma è possibile che se uno chiede aiuto a 112 e 113 in questa città rimane senza risposta? È gravissimo». (Cristina Zagaria da la Repubblica Napoli)

Gli ambulanti mandano in tilt la città
Napolionline - la citta vista da dentro - venerdì 11 aprile 2008

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