domenica 15 giugno 2008

Esercito nelle città, l'opposizione: come in Colombia

L'Italia come la Colombia, a quando il coprifuoco. Il piano del governo che manderà 2.500 uomini delle esercito a pattugliare le città provoca la reazione preoccupata dell'opposizione. Per il leader del Pd Walter Veltroni «la decisione del governo di usare l'esercito nelle città italiane è sbagliata». Non ha dubbi il segretario del Pd, Walter Veltroni, nel contestare il ricorso a 2.500 militari per pattugliare le grandi città. «Il tema della sicurezza - ammonisce il leader democratico - è questione troppo delicata per essere affrontata solamente con annunci ad effetto che, tra l'altro, danno una immagine catastrofica del paese contribuendo a mortificare l'ottimo lavoro svolto dalle forze dell'ordine». «La questione fondamentale - sostiene Veltroni - è garantire la certezza della pena assicurando, nel contempo, alle forze dell'ordine gli strumenti e le risorse necessarie per svolgere al meglio la loro preziosa opera in difesa dei cittadini». Parte il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro «le forze armate per controllare il territorio delle città si usano ultimamente solo in Colombia contro il terrorismo e contro l'insurrezione armata. Vorremmo che la dignità delle forze armate - ha aggiunto l'ex pm - fosse per difendere lo Stato dalle aggressioni esterne e che l'ordine pubblico possa essere assicurato dalle forze di polizia. Quindi serve un grande lavoro di recupero delle forze di polizia che attualmente sono impegnate in tante altre attività. Semmai si può pensare all'aumento di poteri e doveri delle forze di polizia municipale». «Italia dei Valori - ha concluso Di Pietro - rispetta le forze amate, e questa idea di militarizzare le città dà una tale idea di insicurezza che ancora di più allontanerà il turismo ed il mondo economico estero dal nostro Paese».

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