lunedì 4 agosto 2008

Europee, Ferrero scrive a Berlusconi: no a sbarramenti

Manca meno di un anno alle elezioni europee. E il neo segretario di Rifondazione Paolo Ferrero sta affilando le armi per l’unico prossimo appuntamento in cui il Prc può rialzare la testa dopo la batosta del 13 e 14 aprile. L’aria che tira, infatti, non è delle migliori. Pare che nei giorni scorsi al centro di un pranzo privato da Massimo D’Alema e Gianfranco Fini ci sia stata proprio la legge elettorale per le europee del 2009. E entrambi sembra abbiano concordato sull’ipotesi di introdurre una soglia di sbarramento dal 3 al 4 percento. Per la sinistra finita fuori dal Parlamento, così, ci sarebbe il rischio concreto di non vedersi rappresentata neanche a Strasburgo. Ferrero ha pensato bene di scavalcare ogni mediazione, e di lasciar perdere i pranzi privati. Ha preso carta e penna ed ha scritto direttamente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Gli chiede un incontro, «vista la volontà espressa dal suo governo di intervenire al fine di modificare la legislazione relativa alle elezioni europee e vista la possibilità che tali modifiche determinino contemporaneamente la riduzione dei diritti dei cittadini di scegliersi i propri rappresentanti e l'espulsione delle forze di sinistra dallo stesso Parlamento europeo». Insomma, non c’è tempo da perdere, perché «la modifica della legge per le elezioni europee – scrive ancora Ferrero – non avendo per altro alcuna giustificazione dal punto di vista della governabilità delle istituzioni europee, avrebbe l'unico ma gravissimo effetto di determinare un ulteriore ed inaccettabile distacco tra il Paese reale e la rappresentanza istituzionale».

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