martedì 5 agosto 2008

Pinotti, ministro ombra del Pd: i militari sono formati per fare altro

«Operazione propagandistica, niente di più. E lo dimostrano i numeri: 3000 soldati a fronte dei 250 mila uomini e donne che fanno parte delle forze dell’ordine». Roberta Pinotti, senatrice e ministro ombra della Difesa del Partito democratico teme anche che questo, a suo dire, mega-spot crei nuovi problemi. Addirittura, in fondo la pubblicità non ha mai fatto male a nessuno. «Vuol sapere di cosa davvero stiamo parlando? Di un’operazione di copertura, del tentativo di andare sui giornali proprio mentre si sta varando una manovra finanziaria che in tre anni taglia più di tre miliardi alla Difesa e all’Interno. E non è un caso che tutti i sindacati del settore abbiano duramente protestato. Il centrodestra ha impostato una campagna elettorale puntando tutto sulla sicurezza e alla prima occasione fa marcia indietro». Torniamo ai soldati in città. Perché possono complicare la situazione? «Siamo contrari all’idea che il nostro sia l’unico Paese occidentale in cui si debba pensare all’esercito in servizio di ordine pubblico. I soldati sono professionisti seri e capaci, ma sono formati per fare altro. E non mi si dica che hanno fatto brevi corsi, altrimenti andrebbe spiegato perché esistono (giustamente) periodi di formazione per le forze dell’ordine che durano mesi, talvolta anni». Vale anche per i militari utilizzati per rimuovere la spazzatura dalle strade di Napoli? «Esistono situazioni emergenziali che richiedono misure eccezionali. Accadde in Sicilia all’epoca dell’operazione dei «Vespri» dopo la morte di Falcone e Borsellino. E a Napoli c’è stata un’emergenza di cui tutto il mondo si è accorto. Nell’uno e nell’altro caso il centrosinistra non è stato contrario». Stavolta però per l’impiego dei soldati le cose cambiano? «Certo che cambiano. Perché equivale ad inviare un messaggio questo sì pericoloso: e cioè che in tutte le città italiane esistono situazioni fuori controllo dal punto di vista dell’ordine pubblico». I sondaggi attestano però che gli italiani chiedono più sicurezza. «Li conosco, non vivo sulla luna. Ma è un bisogno a cui si risponde con misure strutturali serie, per esempio liberando le risorse destinate a compiti di ufficio. E i sindaci lo sanno bene, Alemanno non è certo uno dei nostri eppure non ha esitato ad esprimere i suoi dubbi sull’operazione che scatta da oggi». (Gino Cavallo il Mattino)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma la gentile Roberta Pinotti probabilmente non conosce la reale situazione in cui versano le nostre cosiddette metropoli (che a confronto delle vere metropoli sono poco più din una borgata).
La situazione è grave e pericolosa ed i cittadini normali ogni giorno sono a contatto con pericoli di diversa natura che nascono dalla delinquenza che potremmo sicuramente definire dilagante su ogni fronte.
Probabilemnte la senatrice con il suo bel stipendio fa le sue vacanze e la sua vita lontano dalle umane difficoltà delle persone normali.

Io sinceramente, visto che non ho nulla da nacondere, apprezzo la presenza di chi in una situazione di emergenza garantisce i miei diritti.

In questa Italia sarebbe una novità.

Ciao

Anonimo ha detto...

I militari in strada sono semplicemente una pagliacciata tipica del governicchio di facciata che è stato eletto il questo Paese.
I telegiornali venduti hanno tutti fatto vedere i risultati di tanti soldi: arrestati un paio di spacciatori e segnalato qualche tossicodipendente.
Oggetivamente non poteva essere altrimenti. Se qualche criminale è costretto a spostarsi da una zona, andrà in un altra: i proprietari delle ville isolate del veneto sono avvisati.
Solo un imbecille può pensare che i militari utilizzati così servano a qualcosa.