Minacciato Alfonso Irollo, candidato sindaco di Gragnano Democratica
Gragnano - “Un malore gli ha impedito di essere alla presentazione delle sue liste, ma noi gli siamo tutti vicini”. Così ha commentato Antonio Irlando, candidato al consiglio provinciale nella Lista Nicolais, lo spiacevole episodio accaduto nella tarda serata di venerdì. Alcuni balordi sono entrati nella sede elettorale di Gragnano Democratica, la lista civica capitanata da Alfonso Irollo. Prima la richiesta di collaborazione: “Vi attacchiamo i manifesti in cambio di soldi”. Ma alla risposta negativa da parte dei componenti del comitato, ecco la reazione dei giovani che, una volta usciti fuori, in via Roma, hanno cominciato a strappare tutti i manifesti arrecanti il nome di Irollo, insultando il candidato sindaco della civica Gragnano Democratica e continuando nelle minacce. La chiamata ai carabinieri ha messo in fuga i 4-5 giovani teppisti, ma la serata turbolenta non è finita lì. Alfonso Irollo, infatti, dopo aver sporto denuncia contro ignoti, per minacce, offese e tentata estorsione, ha accusato un forte malore che lo tiene ancora a letto. “Non si può fare politica in questo modo – ha aggiunto Antonio Irlando – perché una brava persona come il professor Irollo, che ha intrapreso la sua avventura in maniera pulita e senza condizionamenti, non merita questo tipo di comportamenti da parte di balordi. Gragnano deve sapere cosa è accaduto giovedì sera e tutti devono condannare questi fatti. In questo modo si avvelena un clima politico già carico di tensioni”. Non tarda ad arrivare la solidarietà anche dell’associazione di tutela del cittadino, Dimensione Civica, che si affianca alla condanna di Irlando: “Siamo vicini ad Alfonso Irollo – afferma Andrea Morgone, presidente dell’associazione – e condanniamo fortemente un episodio gravissimo che in una città civile come Gragnano non dovrebbe mai verificarsi. Indipendentemente dal colore politico, non possiamo far altro che sperare in un veloce esito delle indagini che portino presto ad una soluzione del caso”.
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