sabato 3 ottobre 2009
Amendola, le regole del mio PD
Dieci passi per rimettere in moto la Campania. E’ questo lo slogan del PD regionale in vista delle primarie del prossimo 25 ottobre e in attesa delle elezioni regionali nella primavera del 2010. Enzo Amendola presenta i dieci punti del suo programma, forte di un´affermazione senza equivoci. I rilievi effettuati sul 90 per cento dei votanti nei circoli danno ad Amendola (e a Bersani) il 71 per cento dei consensi: anche se hanno votato 51mila iscritti su 119mila. «Ma questo – sottolinea Amendola – è in linea con il dato nazionale. Intanto vogliamo affrontare i 25 giorni che mancano alle primarie parlando di contenuti: un nuovo ciclo si sta aprendo e noi ci candidiamo a governare, visto che abbiamo le carte in regola». Tra i punti principali: la ricostruzione del Welfare, la riproposizione dell’Unità Nazionale, la Rivoluzione Verde, il lancio della Banca per lo sviluppo del Mediterraneo, la riproposizione di Napoli come città metropolitana e la tematica tanto cara al Pd della valorizzazione dei giovani talenti e del conseguente controesodo dei cervelli. Anche per l’organizzazione del Pd in Campania, Amendola elenca 10 regole, e si batterà per un partito meno rissoso: “Un partito contro la camorra e ogni forma di illegalità”. “Un partito federale”. “Un partito aperto”. “Un partito senza nominati. In un’ottica federalista che da voce alla rappresentanza territoriale non sarà più possibile nominare senza consultare gli iscritti i candidati alle cariche istituzionali, in special mondo per quanto riguarda il Parlamento della Repubblica. Gli iscritti, anche attraverso le primarie, devono avere preminenza nelle indicazioni dei rappresentanti territoriali.” “Un partito solidale”. “Un partito del territorio”. “Un partito d’iscritti ed elettori”. “Un partito plurale”. Al punto 9 il Pd secondo Amendola deve essere un partito al fianco degli amministratori. “Gli amministratori eletti nelle file del PD sono a ogni livello un patrimonio e l’ossatura centrale del partito. Il loro rapporto con gli iscritti deve essere continuo sia tramite comunicazioni di informazioni sia con consultazioni sui maggiori temi di interesse territoriale. Il ricambio nell’amministrazione pubblica è fondamentale. I limiti di mandato devono essere applicati in modo inderogabile e non può essere consentito l’esistenza di doppio mandato istituzionale per tutte le cariche. Stessa intransigenza deve essere applicata nelle amministrazioni locali dove gli iscritti al PD devono far parte dello stesso gruppo consiliare”. Decima ed ultima regola del Pd di Amendola, la comunicazione in rete a cui deve dedicarsi il partito.
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