mercoledì 14 ottobre 2009

Il Paradiso perduto…

“Vuie ca nun a cunuscite sta fantastica luggiata nun tardate ma currite a gudè sta rarità”

Vico Equense
- Villetta Paradiso sempre più devastata. È una vera emergenza! Camminando per le strade delle nostre città c’è da rimanere disgustati dallo schifo in cui versano vicoli e vicoletti, strade, palazzi storici… coperti da "scarabocchi" e scritte varie che, con improbabili colori e insensate forme, deturpano il patrimonio cittadino che tutti dovrebbero rispettare piuttosto che violentare. Jakob Philipp Hackert, il pittore paesaggista considerato tra i più grandi protagonisti della pittura di paesaggio in Europa della seconda metà del Settecento, con una rara immagine di “Vico Equense dalla Marina di Seiano” ha immortalato lo splendido belvedere di Punta Paradiso. Su questo piccolo angolo fu scritta addirittura una poesia dal Cav. Staneslao De Gennaro immortalata su una lapide di marmo, deposta nell’aiuola circolare centrale, oggi misteriosamente scomparsa e non più sostituita da nessuno e che recitava: “Vuie ca nun a cunuscite sta fantastica luggiata nun tardate ma currite a gudè sta rarità”. Nei mesi scorsi ci fu un appello anti imbrattatori da parte di uno dei cittadini più noti e stimati dell’intera Costiera sorrentina, dopo che la storica dimora di famiglia, ubicata in vico Stella a pochi passi dal municipio, fu oggetto di messaggi amorosi scritti a caratteri cubitali sulla facciata del palazzo. Il dottor Emmanuel Scaramellino, novantacinque anni, pubblicamente manifestò il suo dissenso verso la condotta irresponsabile delle nuove generazioni. Con la discrezione che ha caratterizzato da sempre la sua esistenza fece affiggere sui muri dei cartelli plastificati: «Non vi onora, giovani, imbrattare i muri delle civili abitazioni di questa città!». Gli sgorbi dei graffitari non conoscono ostacoli, le ragioni sono evidenti: impunità consolidata, repressione scarsa, rimozione o cancellazione inefficienti, senso civico sotto lo zero.

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