mercoledì 21 aprile 2010

Parco della SS. Trinità, 700 firme contro i box

Il comitato: non si può cementificare il polmone verde della città

Vico Equense
- Settecento firme raccolte dal comitato Cittadini per Vico che si batte contro la costruzione di box da parte dell’ente Santissima Trinità e Paradiso nel giardino di proprietà dell’istituzione pubblica e dato in comodato d’uso al Comune nel 2005. Nel testo della petizione (la raccolta delle adesioni continuerà fino al 2 maggio per arrivare a cinquemila firme) è di impedire la privatizzazione della storica struttura ubicata nel centro storico. «È assurdo che uno dei pochi polmoni di verde – afferma Franco Cuomo, uno dei componenti del comitato - sia interessato da programmi di costruzioni di box. Nel centro già operano cinque parcheggi per cui non si capisce la necessità di altre analoghe strutture». La stessa tesi è condivisa da Claudia Scaramellino, altra promotrice della iniziativa di raccolta di firme: «Dobbiamo mobilitarci per salvaguardare un primario bene storico e architettonico per evitare una sorte analoga al castello Giusso. Diciamo sì a progetti di recupero che salvaguardino la struttura dell’immobile che sta cadendo a pezzi. Non riusciamo a capire perchè non si concretizzi l’acquisizione comunale dell’immobile». Alle tesi degli esponenti del comitato civico risponde Aniello Di Vuolo, da ottobre presidente del consiglio di amministrazione dell’ente, nominato dal ministero dell’Istruzione: «Come commissario ho evitato che lo Stato mettesse in vendita la struttura che poteva così essere acquisita dai privati. I box saranno di proprietà e a servizio dell’ente e poi il giardino sarà rifatto e messo a disposizione della cittadinanza. Il dibattito sul futuro dell’istituto è solo un pretesto per le forti diatribe interne al Pd e alla sinistra locale – conclude Di Vuolo, che è anche vicesegretario nazionale della Democrazia cristiana - che invece di assumere un profilo di forza di governo, ha sposato la politica del contro tutto». Il complesso monumentale della Santissima Trinità e Paradiso è uno dei simboli di Vico e per oltre tre secoli è stato uno dei suoi poli culturali e formativi. Dopo una grande fase di sviluppo fino agli anni settanta iniziò, anche per le conseguenze del terremoto del 1980. (Umberto Celentano Il Mattino)

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Che il giardino sarà ricostruito è una bugia bella e buona. Non è possibile ricostruire quel giardino com'è ora, e gli agronomi non vigliacchi lo sanno bene. Dopo il garage seccherà tutto e a malapena ci potranno fare la cacca i cani, come per tutti i garage interrati costruiti in Penisola Sorrentina con la complicità dei sindaci.
Prepariamoci ad una lunga battaglia contro questi speculatori da quattro soldi.

Anonimo ha detto...

Non ci sono diatribe interne al PD sulle perplessità delle sorti della SS Trinità.La posizione è chiara e l'interrogazione parlamentare ne è testimonianza.
Se qualche meteora interna al PD sostiene il Di Vuolo, lo fa a sue spese e parla per se stesso.
Quindi il caro Di Vuolo continuasse a fare il suo mestiere che noi facciamo il nostro.
Abbiamo letto tutti la lettera da lui inviata ai cittadini che conferma la chiara operazione a solo sfondo finanziario. Non si intravede, in quei progetti alcun uso della struttura per i cittadini di Vico Equense e sopratutto sono un chiaro copia ed incolla deli standard per accedere a finanziamenti europei....
Dunque....andiamo avanti...e fino in fondo.

Anonimo ha detto...

Finalmente Di Vuolo e i suoi compagnucci di merende hanno gettato la maschera: le tanto sbandierate iniziative culturali ( orgoglio della neonata Astep fortemente voluta da "vicani doc") non sono altro che una furbesca copertura per l'ennesima speculazione edilizia questa volta ai danni di un bene storico. Ci consola il pensiero dello splendido giardino sui box interrati dove andremo a passeggiare insieme a Di Vuolo che ci consolerà con la sua fiorita e logorroica prosa dorotea. Forza Astep, forza Vico, Forza Italia !

Anonimo ha detto...

La pazziella in mano alle creature...

Anonimo ha detto...

Mi chiedo, forse sarò ingenua, ma non capisco - tanto per dirla alla Di Pietro - che c' azzecca un box per le auto con il fine educativo dell'ente? paola

Anonimo ha detto...

Cara Paola, vuoi sapere che ci azzeccano i box auto con il fine educativo dell'ente? assolutamente nulla.Cominciamo col dire che fine "educativo" significa tutto e nulla. Qua si parla di quelle cose che oggi vanno di moda, per esempio manifestazioni arte & caffè; olio & lettura sapori vicani & sedie etniche..,potremmo contninuare all'infinito. Ovviamente tutte a pagamento. A volte durano più giorni e si chiamano "formazione".Per non parlare della formazione post-universitaria che si chiama "Master" e che solo pochi si possono permettere....una volta era erogata dalle università. Oggi da società private.Dunque...verrà gente da fuori per partecipare a simili iniziative con poca cultura e tanto lucro. Ordunque...per tanta gente ci vorrà pure un parcheggio non credi? E volià...progetto fatto ed eseguito.Se davvero avessero voluto fare educazione...formazione...istruzione...avrebbero fatto convenzioni con le università...e allora forse accedeva anche il giovane cittadino vicano....oppure un centro polifunzionale sociale, culturale mah....e formativo davvero..... quella formazione che poi serve ad introdursi nel mondo del lavoro....

Anonimo ha detto...

L'unico fine è fare danaro.
Con la complicità di tanti.

Anonimo ha detto...

in questo paese senza regole e leggi ancora una volta prevarrà l'arroganza e l'incompetenza. In due ore 700 firme, se fino al 2 maggio se ne raccogliessero 5000, forse, ma dico forse, si potrebbe fare qualcosa.Ma questi sono caterpillar e l'affare è gia stato commissionato, quindi nutro poche speranze, in quanto al PD:ma esiste?

Anonimo ha detto...

Ci si appelli al Sindaco: cosa pensa questo signore di questo scempio. Perchè non interviene dicendo che lui quella porcheria non l'approverà mai?
Sindaco! Un sussulto di dignità!
Come ti ricorderanno domani i tuoi compaesani?!