Incredibile decisione del sindaco di Furore: I nanetti da giardino vanno abbattuti. Lo ha deciso con un’apposita ordinanza. Lo ha riferito il quotidiano “Corriere del Mezzogiorno”: al primo cittadino Raffaele Ferraioli non piacciono quelle piccole statue perché causerebbero «l’alterazione dell’ambiente naturale». Ma c’è chi delle statue di Biancaneve e dei sette nani non può farne proprio a meno e quindi ha deciso di resistere. Ma lo “sfratto” ai nani è stato deciso dalle norme del Put. La rimozione delle statue potrebbe scattare da un momento all'altro. La proposta di Ferraioli, ha suscitato la ferma reazione del commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli che ha bollato come “surreale” il provvedimento, ricordando che “i nani da giardino non sono il peggiore scempio paesaggistico possibile in un Comune che ha avuto episodi di abusivismo gravissimi, come la vicenda del Furore Inn Resort”. “Se i sindaci che si sono succeduti – ha continuato Borrelli – avessero avuto nei confronti dell’abusivismo edilizio la stessa determinazione che ha oggi Ferraioli nei confronti dei nani da giardino, le costruzioni e gli scempi edilizi sarebbero totalmente scomparsi”. Da anni le piccole statue di gesso sono “vittime” di persecuzioni di ogni tipo. A mettere in pericolo la loro sopravvivenza non sono solo le accuse di danno ambientale o deturpazione del paesaggio, ma un’altra minaccia si nasconde dietro l’albero, “i paladini della loro anima”, quelli che si battono per un’assurda “liberazione” dei nani dalla “schiavitù”. Basti pensare, ad esempio, al «Fronte per la Liberazione dei Nani da Giardino», già noto per diversi “blitz” soprattutto nel nord Italia, “un movimento che nasce nel 1995 in Francia ed ha lo scopo di liberare le statuette di gesso, catturate e imprigionate nelle ville dei ricchi (e non) e abbandonarli in spazi liberi, aperti, più consoni alla loro anima. Eh sì perché i nanetti di gesso non sono semplici e vuote statuette ma sono veri e propri esserini che hanno il compito di aiutare la Natura a non essere trasformata e modificata ad immagine dell'uomo”.
Nessun commento:
Posta un commento