Regione Campania - Alla fine l’aiuto del Governo amico è arrivato e la scure della manovra di Giulio Tremonti si abbatte sulle delibere degli ultimi dieci mesi della giunta guidata da Antonio Bassolino e dal consiglio regionale a maggioranza di centrosinista. Infatti, secondo il provvedimento «gli atti adottati dalla giunta regionale o dal consiglio regionale della Campania durante i dieci mesi antecedenti alla data di svolgimento delle elezioni regionali,«con i quali è stata assunta la decisione di violare il patto di stabilità interno, sono annullati senza indugio dallo stesso organo». Non solo, l’annullamento si accompagna chiaramente all’intento sanzionatorio: «La delibera di annullamento e l’atto annullato sono trasmessi alla procura regionale presso la Corte dei Conti». Inoltre, il comma successivo stabilisce che «sono revocati di diritto», e «senza indennizzo», i «conferimenti di incarichi a personale esterno all’amministrazione regionale ed i contratti di lavoro a tempo determinato, di consulenza, di collaborazione coordinata e continuativa ed assimilati deliberati, stipulati o prorogati dalla Regione a seguito degli atti indicati» dal comma precedente «senza che ci siano indennizzi per le prestazioni non ancora effettuate». Torna pure la «sospensione delle azioni esecutive di pignoramento» fino al prossimo 31 dicembre che avevano, sin qui, aggredito le disponibilità di cassa della Regione Campania. Più di una boccata d’ossigeno per i dipendenti della Asl Napoli 1. Ma gli avvocati dei creditori sono già sul piede di guerra. Il presidente della Regione, Stefano Caldoro, sul fronte delle politiche di recupero del deficit sanitario, «nella qualità di commissario ad acta, predispone un piano di rientro; il piano è sottoposto all’approvazione del ministero dell’economia e delle finanze, che, d’intesa con la Regione interessata, nomina uno o più commissari ad acta di qualificate e comprovate professionalità ed esperienza per l’adozione e l’attuazione degli atti indicati nel piano». Malgrado tutto, Caldoro potrà procedere alle prime assunzioni: «Nei limiti stabiliti dal piano possono essere attribuiti incarichi ed instaurati rapporti di lavoro a tempo determinato o di collaborazione nell’ambito degli uffici di diretta collaborazione con gli organi politici delle Regioni», restando «ferme le condizioni previste in via generale per le Regioni che non abbiamo violato il patto di stabilità interno». Ieri sera, Caldoro ha riunito a Santa Lucia i suoi assessori in preparazione della prima convocazione ufficiale della giunta di venerdì prossimo. Sono state passate al setaccio le deliberazioni e le determine dirigenziali ritenute sospette, in particolare quelle varate dallo scorso 10 febbraio. «Verificheremo provvedimento su provvedimento — ha anticipato l’assessore all’urbanistica, Marcello Taglialatela— per valutare se annullarle o tenerle in vita, a seconda della convenienza della Regione e della piena osservanza della legge. Ci sono nomine fatte dall’inizio del 2010 di particolare rilevanza sia dal punto di vista delle responsabilità che degli importi. D’altronde, la giunta Bassolino ha prorogato fino al 31 dicembre prossimo l’incarico ai capi-area, di nomina squisitamente politica, e, in particolare, ai dirigenti esterni. Per non parlare di alcune consulenze che giungono a sfiorare somme astronomiche, da 300 mila euro». Tra le delibere sotto esame anche quella di cui parlò il Corriere del Mezzogiorno lo scorso 30 aprile, riferite a due consulenze affidate ad una commercialista e a una sociologa, per un importo complessivo di 600 mila euro per cinque anni: dal 12 ottobre 2009 all’11 ottobre 2014. Sotto la voce «Educazione degli adulti»: vale a dire per imparare a leggere le etichette degli ingredienti o la composizione chimica di un sapone. (di Angelo Agrippa da il Corriere del Mezzogiorno)
3 commenti:
Tra le consulenza annullate anche quella di Anna Savarese, ex presidente del parco dei monti lattari e che era stata promossa ai Picentini.
Bene.
Hai hai hai, in penisola sono parecchi quelli che se la vedranno brutta allora.
Compresi i superconsulenti superprezzolati che non producono niente altro che aria fritta e spendono i fondi europei in proggetti che non servono a nulla se non a riempire le loro tasche. Ne conosco qualcuno...
E' fnut 'a zizzinella...
E' vero: e fnut 'a zizzinaella...
Ora comincia quella di Caldoro...
:-(
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