Meta - Un’interrogazione rivolta al sindaco Paolo Trapani ed al presidente del Consiglio comunale Pasquale Cacace per sapere a che punto sia l’intervento di restyling di piazza Casale, dove i cantieri sono aperti ormai dall’inizio dello scorso novembre, determinando gravi perdite per le casse dei numerosi esercizi commerciali insediati nella zona. L’iniziativa è di Antonella Viggiano, consigliere di minoranza e capogruppo dell’UdC in seno al civico consesso, e del commissario della sezione metese del partito Tobia Cafiero, che hanno deciso di chiedere alle massime autorità cittadine quali siano le motivazioni tecniche che hanno comportato il protrarsi dei lavori, quando il Comune intenda ripristinare il normale accesso alla piazza e, soprattutto, quali provvedimenti l’amministrazione abbia adottato oppure intenda porre in essere per garantire immediatamente ai commercianti della zona il normale esercizio delle loro attività. Così Antonella Viggiano, già vicesindaco ed assessore all’Urbanistica dell’amministrazione guidata da Bruno Antonelli, raccoglie il disagio, già manifestato negli scorsi giorni dai commercianti del Casale, in una lettera di protesta inviata al sindaco Paolo Trapani ed al dirigente dell’ufficio Tecnico comunale Paola De Maio. «Il disagio derivante dall’eccessiva durata dei lavori – incalza la Viggiano – è avvertito da tutta la cittadinanza, visto che produce ripercussioni gravi non soltanto sugli introiti delle attività commerciali stabilite nella piazza e nelle strade limitrofe, ma alla viabilità ed alla vivibilità del centro storico e dell’intero paese». Tra le principali accuse indirizzate dalla cittadinanza all’amministrazione comunale, infatti, figura anche lo stravolgimento del normale deflusso del traffico veicolare in tutta la parte bassa del paese, all’origine di gravi disagi alla circolazione. «Discuteremo della questione anche in Consiglio comunale – annuncia la Viggiano - nella fiduciosa attesa di una sollecita risposta da parte del sindaco Trapani – conclude - l’amministrazione non può rimanere sorda dinanzi allo sdegno dei commercianti e dei residenti in piazza Casale, penalizzati non soltanto sotto il profilo economico, ma anche e soprattutto in termini di vivibilità». (a.s. il Mattino)
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