Sannino, direttore di UnicoCampania: con le tariffe aumentati anche i servizi
Sorrento - L’aumento dei biglietti Unicocostiera, i ticket per i mezzi pubblici riservati ai turisti, scattato nello scorso mese di marzo, alimenta un braccio di ferro tra gli operatori turistici e i vertice del Consorzio Unicocampania. Il presidente di Federalberghi Penisola sorrentina, Costanzo Iaccarino, raccogliendo le istanze degli associati, ha chiesto l’interessamento dei sindaci del comprensorio «per porre fine a questo osceno abuso che viene perpetrato ai danni degli ospiti della Penisola sorrentina». In sostanza, il prezzo dei tagliandi è lievitato del 20 per cento, rispetto alla stagione 2009. Il costo del biglietto della durata di 45 minuti è passato da 2 a 2,40 euro, quello da 90 minuti da 3 euro 3,60, il ticket giornaliero è aumentato da 6 a 7,20 euro, mentre i tagliandi della durata di 3 giorni sono passati da 15 a 18 euro. Inevitabile la levata di scudi dei turisti. L’altra mattina, presso il Comune di Sorrento, il sindaco Giuseppe Cuomo e il presidente di Federalberghi Costanzo Iaccarino hanno incontrato il direttore del Consorzio Unicocampania, Antonietta Sannino, per verificare i margini di una revisione delle tariffe. Una riunione interlocutoria che non sembra preludere ad una sollecita soluzione del problema. «Il sistema Unicocostiera – spiega Antonietta Sannino - è nato per una precisa volontà politica: rispondere alla domanda di mobilità di un territorio a elevata vocazione turistica che vedeva, nel trasporto pubblico, l’anello debole di un’offerta di assoluta qualità». In effetti, con le nuove tariffe sono state incrementate le corse e integrato il parco veicoli. «Il turista – sottolinea Costanzo Iaccarino – rappresenta una risorsa da preservare. Bisogna avere il coraggio di rivedere un provvedimento sbagliato per una dimostrazione concreta di buona amministrazione». Palese l’appello alle istituzioni. «Non comprendo il motivo per cui il Consorzio continui ad essere tirato in ballo in maniera assolutamente ingiustificata – aggiunge il direttore di Unicocampania -, come l’artefice di questo progetto che, è certo, rappresenta una novità assoluta in quanto, per la prima volta, vede le istituzioni nella veste di imprenditori. Ma noi siamo solo il braccio operativo della Regione». Come dire, le decisioni spettano alla politica (a.s. il Mattino)
Sorrento - L’aumento dei biglietti Unicocostiera, i ticket per i mezzi pubblici riservati ai turisti, scattato nello scorso mese di marzo, alimenta un braccio di ferro tra gli operatori turistici e i vertice del Consorzio Unicocampania. Il presidente di Federalberghi Penisola sorrentina, Costanzo Iaccarino, raccogliendo le istanze degli associati, ha chiesto l’interessamento dei sindaci del comprensorio «per porre fine a questo osceno abuso che viene perpetrato ai danni degli ospiti della Penisola sorrentina». In sostanza, il prezzo dei tagliandi è lievitato del 20 per cento, rispetto alla stagione 2009. Il costo del biglietto della durata di 45 minuti è passato da 2 a 2,40 euro, quello da 90 minuti da 3 euro 3,60, il ticket giornaliero è aumentato da 6 a 7,20 euro, mentre i tagliandi della durata di 3 giorni sono passati da 15 a 18 euro. Inevitabile la levata di scudi dei turisti. L’altra mattina, presso il Comune di Sorrento, il sindaco Giuseppe Cuomo e il presidente di Federalberghi Costanzo Iaccarino hanno incontrato il direttore del Consorzio Unicocampania, Antonietta Sannino, per verificare i margini di una revisione delle tariffe. Una riunione interlocutoria che non sembra preludere ad una sollecita soluzione del problema. «Il sistema Unicocostiera – spiega Antonietta Sannino - è nato per una precisa volontà politica: rispondere alla domanda di mobilità di un territorio a elevata vocazione turistica che vedeva, nel trasporto pubblico, l’anello debole di un’offerta di assoluta qualità». In effetti, con le nuove tariffe sono state incrementate le corse e integrato il parco veicoli. «Il turista – sottolinea Costanzo Iaccarino – rappresenta una risorsa da preservare. Bisogna avere il coraggio di rivedere un provvedimento sbagliato per una dimostrazione concreta di buona amministrazione». Palese l’appello alle istituzioni. «Non comprendo il motivo per cui il Consorzio continui ad essere tirato in ballo in maniera assolutamente ingiustificata – aggiunge il direttore di Unicocampania -, come l’artefice di questo progetto che, è certo, rappresenta una novità assoluta in quanto, per la prima volta, vede le istituzioni nella veste di imprenditori. Ma noi siamo solo il braccio operativo della Regione». Come dire, le decisioni spettano alla politica (a.s. il Mattino)
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