Regione Campania - Pd campano nuovamente lacerato. La nascita di un sottogruppo, in Consiglio regionale, da parte dei consiglieri di stampo bassoliniano, ha messo nel mirino il capogruppo Peppe Russo. Che, dopo una lunga riunione durata quattro ore con i colleghi e il segretario regionale Enzo Amendola, si è difeso controrilanciando: "I primi segnali di questo governo regionale destano allarme e preoccupazione - ha premesso -. Il silenzio accondiscendente di Caldoro sui tagli che Berlusconi ha inferto alla Campania, la scelta di revocare indiscriminatamente tutti i provvedimenti varati dal governo di centrosinistra nell’ultimo anno, oltre che essere discutibili sul piano giuridico, stanno determinando una paralisi che produce danni economici ed occupazionali evidenti e rilevanti: abbiamo svolto una ricognizione ed un approfondimento puntuale degli atti finora prodotti dalla Giunta Caldoro - ha aggiunto - ed è emerso oltre ad un’analisi condivisa, un giudizio negativo sulle procedure e sugli effetti delle ultime delibere, così come segnalano anche realtà del mondo dell’imprenditoria e del sindacato. Tant’è che il 12 luglio gruppo regionale e partito hanno convocato a Caserta una grande assemblea pubblica, aperta al contributo degli amministratori locali, del sindacato, delle imprese e dei lavoratori per determinare reali e più giuste condizioni di contrasto alla crisi". Ma la sua leadership non può essere messa in discussione: "Tutto ciò esige l’unità e l’integrità del gruppo Pd e non consente surrettizie forme di organizzazione improprie e irrituali che sono altra cosa dall’articolazione del pluralismo interno perché su questa strada si finisce per minare alla base l’efficacia e la credibilità della nostra azione", ha infatti precisato Russo. (Il Velino/Il Velino Campania)
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